economia

Rixi: "Veniamo incontro a chi vuole mettersi in regola"
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Gli ambulanti possono tirare un sospiro di sollievo: il Consiglio regionale ligure abolisce il Durc, il documento che i venditori dovevano presentare ogni anno per attestare il regolare pagamento delle imposte e dei contributi Inps. Il Disegno di legge che modifica la normativa è stato approvato con 16 voti a favore e 5 astenuti (Pd).

Finisce l'incubo di molti commercianti che lamentavano scadenze difficili da rispettare col rischio di perdere l'autorizzazione. Al posto del Durc vengono introdotti due strumenti che semplificano le procedure. La Carta di esercizio, che verrà compilata dall'operatore e contiene i dati dell'impresa e dei titoli abilitativi, e l'Attestazione annuale, che sarà rilasciata dai Comuni o dalle Camere di commercio sulla base di una apposita convenzione e prova l'assolvimento degli obblighi previdenziali ed assistenziali previsti per la categoria.

Le organizzazioni di categoria avevano segnalato anche problemi nel sistema di riscossione e rateizzazione dei debiti riferiti a persone fisiche. Spiega Stefania Pucciarelli, presidente della terza commissione: “I debiti della persona non vanno confusi con i debiti dell'attività, se non diamo ad una persona la possibilità di lavorare come possiamo aspettarci che paghi le pendenze presso lo Stato”.

L'assessore allo sviluppo economico Edoardo Rixi parla di “paletti importanti e solidi” dopo gli abusi favoriti dai vuoti normativi: “Siamo arrivati ad avere circa 1.500 ambulanti non in regola con il Durc, con grande concentrazione nel Comune di Genova, anche da regioni limitrofe come Toscana ed Emilia”.

Andiamo incontro a chi voglia mettersi in regola, consentendo ai commercianti di poter proseguire la propria attività - spiega Rixi - abbiamo però previsto sanzioni precise come il sequestro della merce per chi, terminato il periodo transitorio per la messa in regola, non abbia provveduto al processo di regolarizzazione”.