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Un film oscuro e pessimista mascherato da commedia light
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Abe Lucas, professore di filosofia, è un intellettuale molestato dai propri demoni, emotivamente provato ed incapace di dare un significato alla sua vita. Poco dopo l’arrivo come nuovo insegnante presso il college di una piccola città, si ritrova coinvolto nel rapporto con due donne: Rita Richards, professoressa solitaria che spera che lui la salvi da un matrimonio infelice, e Jill Pollard, la migliore allieva.

Il caso spariglia le carte quando Abe e Jill si trovano ad origliare la conversazione di un estraneo, rimanendone invischiati. Nel momento stesso in cui Abe decide di uccidere un giudice che sta gestendo male un caso di affidamento di minore, torna nuovamente a provare emozione nella vita innescando però una catena di eventi che influenzeranno oltre alla sua esistenza anche quelle di Jill e Rita.

Con ‘Irrational man’, Woody Allen gira una sorta di nuovo ‘Match point’, un film cioè sul destino e il senso di giustizia, ma stavolta in chiave di commedia. Il problema principale però è che se l'argomento del film può risultare attraente, ottenere il crimine perfetto, lo sviluppo alla fine risulta noioso e poco appassionante, con dialoghi che suonano falsi e pedanti, accompagnato anche da una scelta questa volta poco felice degli interpreti tra i quali la scintilla non scatta: perché è difficile immaginare Joaquim Phoenix come un tormentato professore di filosofia ed Emma Stone come alunna innamorata dell'ideale dell’insegnate tanto fragile dentro quanto intellettualmente brillante.

E si sa poi che i film di Woody Allen senza Woody Allen che li interpreti, tranne alcune rare eccezioni, funzionano meno. Al di là di questo, la tresca che il regista newyorkese porta avanti da decenni con la letteratura russa e soprattutto con Dostoevskij - si pensi a ‘Crimini e misfatti’, ‘Sogni e delitti’ e allo stesso ‘Match point’ - questa volta non funziona pur attingendo alle consuete ossessioni: la fantasia di commettere il crimine perfetto, la colpa, la morale, la giustizia e - elemento più pericoloso di tutti - il Caso.

Così alla fine ‘Irrational man’ si consegna allo spettatore come un film oscuro e pessimista mascherato da commedia light di cui si potrebbe tranquillamente fare a meno.