economia

Male l'industria, si rialzano edilizia e settore terziario
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Il 2015 dell'occupazione in Liguria si chiude con uno striminzito +0,3% a fronte del +1,1% a livello nazionale. Ancora troppo poco per parlare di ripresa vera. Dati che emergono da uno studio di Unioncamere effettuato sul terzo trimestre dell'anno che sta per chiudersi.

Il numero degli occupati varia da 614 mila a 616 mila unità. In parallelo calano i disoccupati, che tra il primo trimestre 2014 e quello del 2015 in Liguria sono diminuiti di 15 mila unità, determinando un tasso di disoccupazione del 7,8%, due punti in meno su base annua.

Segnali positivi, ma restano ancora molte ombre: ad aumentare è la sola componente maschile (+1,2%) degli occupati, mentre quella femminile è calata dello 0,7%. E la situazione è differente a seconda dei settori.

Nell'industria l'occupazione si riduce del 6,2%, passando da 81 mila a 76 mila unità. Cresce invece del 7% nelle costruzioni (3 mila persone in più) e nel terziario, con 4 mila unità in più.

"In Liguria la situazione ancora non si sblocca. Il numero di occupati resta sostanzialmente stabile rispetto a un anno fa nonostante le nostre imprese stiano rispondendo con fiducia e professionalità alla crisi, come dimostrano gli ultimi dati sulla congiuntura manifatturiera, con un giudizio positivo su produzione e fatturato e previsione ottimistiche per fine anno", commenta il presidente di Unioncamere Liguria Paolo Odone.

Negli ultimi tre mesi del 2015, secondo l'indagine Excelsior, le aziende liguri hanno programmato di realizzare circa 5.200 assunzioni, ma sono previste anche 9.460 uscite, pari a quasi 4.500 posti di lavoro persi.