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L'attuale vicesindaco esce allo scoperto
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Ora è ufficiale. Livio Di Tullio, attuale vice sindaco di Savona, appartenente al Partito Democratico si candida a sindaco della città della Torretta per le Comunali 2016

La svolta nell'ultimo fine settimana e poi l'annuncio su facebook.

"Io prima di fare l'annuncio su facebook ho fatto una riunione in un circolo del Pd e poi una riunione più ampia di segreteria dove ho confermato la mia volontà.
Ho fatto un appello alla mia città" racconta ai microfoni di Primocanale

In città a Savona da tempo si dice di un Di Tullio, scuola Cgil, in rotta con Berruti e più vicino alla sinistra.

"E' una bugia che viene messa in giro da qualche mio avversario
- replica lui - Io non penso né al renzismo né alla sinistra. Penso alla città di Savona. Detto questo, sostengo il governo Renzi. Siccome però non sono 'uno yes man' ci sono cose che mi convincono di più e cose che mi convincono di meno".

La candidatura di Di Tullio era nell'aria da tempo anche se tutto sembrava sopito. Ora la discesa in campo con una pesante frecciata ai vertici del suo partito.

"Subito dopo le regionali ho chiamato il nostro segretario provinciale e gli ho detto: io mi faccio da parte se sono un problema - racconta - il partito riprenda a parlare con la città di Savona. Però mi pare che il segnale delle regionali il Pd sia savonese che ligure non l'abbia ancora capito". Poi l'affondo. "Mi aspettavo un'estate di iniziative a favore dei cittadini savonesi. Nulla di tutto questo è successo - afferma Di Tullio - Abbiamo assistito a nomi che non si capisce perchè si proponessero per la città. A questo punto ho deciso per la mia candidatura".

Parole che sanno di contrasto aperto con una parte del partito democratico che mal digerisce proprio l'attuale vice sindaco e che non lo vede come la figura giusta per il futuro della città. Lo stesso attuale sindaco Berruti sembra sempre più distante.

"Io non ho nulla di rancoroso, per quanto mi riguarda spero che si converga sulla mia candidatura - afferma Di Tullio - Sennò faremo le primarie, delle primarie aperte. Se perdo le primarie peroò sosterrò chi vince".

Di Tullio non teme nemmeno chi lo accusa di aver fatto troppo poco per lo sviluppo urbanistico e di essere scivolato su una questione come quella del possibile insediamento del deposito di bitume in porto.

"In questa città è circa 20 anni che si parla di urbanistica, e se proprio dobbiamo dirlo nel mandato Di Tullio semmai abbiamo ridotto i volumi. Queste sono polemiche pretestuose - afferma il vicesindaco che ha proprio la delega all'urbanistica - Sul caso bitume, quando è stato autorizzato il polo, non facevo parte dell'amministrazione comunale. Mi sono invece adoperato come assessore all'urbanistica a trovare gli strumenti per fermarlo".

Ecco dunque il primo nome che ufficialmente si staglia nella corsa alla poltrona di sindaco. Ma nel centro sinistra c'è chi è tornato in forte pressing su Maurizio Maricone.

Già presidente di Tpl Savona, Maricone corteggiato prima dal Pd e poi dal centrodestra ora sembra nuovamente vicino ai democratici 'renziani'. E così se a parole tutti vogliono evitarlo, ancora una volta il rischio spaccatura nel partito democratico è concreto.