Come il Parlamento, anche il Consiglio Regionale della Liguria discute la sua legge di bilancio per il 2016, dopo lo stop temporaneo di stamattina. Diversi i provvedimenti che fanno discutere: i sindacati criticano l'abbassamento della fascia di esenzione fiscale, mentre il Movimento 5 Stelle stigmatizza i tagli al funzionamento della Regione: “Anziché abbassare gli emolumenti, Toti elimina i servizi fondamentali”.
TAGLI ALLA POLITICA - Scenderanno dagli attuali 25 milioni e 800 mila euro a 24 milioni e 200 le spese per il funzionamento dell'assemblea legislativa della Liguria. Il risparmio (cinque anni fa il costo complessivo del consiglio regionale era di 30,5 milioni) deriva dallo spostamento del contratto con Liguria Digitale (ex Datasiel) che passa dal Consiglio alla Giunta e pesa per un milione e 200 mila euro.
A scendere saranno poi le spese per il guardianaggio, la manutenzione dei sistemi di telefonia, le pulizie, con 9.000 euro in meno per profumare i wc del consiglio e 10.000 euro in meno per la pulizia dell'aula su un costo complessivo di circa 240.000 euro l'anno.
Ma la capogruppo M5S Alice Salvatore si lamenta: “Il concetto di tagli ai costi della politica è togliere risorse alla sicurezza del Consiglio, al guardianaggio e alle imprese di pulizia, che significa meno controllo e meno igiene. Fedele alla sua linea fino in fondo, Toti preferisce intaccare risorse umane e di servizi, anziché toccare i faraonici emolumenti della politica e i privilegi di pochi”.
Il Movimento 5 Stelle boccia la manovra su tutta la linea, accusando la “mancanza totale di indirizzi strategici su sanità e trasporti, assenza di programmazione e nessuna misura in grado di produrre immediatamente effetti positivi sulla crescita, sull'occupazione e sugli investimenti”.
SINDACATI: “TOTI ALZA LE TASSE” - Cgil, Cisl e Uil criticano la giunta della Regione Liguria per “l'aumento delle tasse” previsto nel documento di bilancio. “Da 2 anni il Governo ha imposto alla Regione Liguria di adeguare il proprio sistema di tassazione al sistema di aliquote nazionali - spiegano i segretari generali in una nota - un adeguamento che per la Regione Liguria avrebbe significato l'obbligo di abbassare la fascia di esenzione da 28 mila a 15 mila euro con un aumento dell'imposizione per i redditi medio bassi. Negli anni passati la Regione è riuscita ad ottenere lo slittamento dell'applicazione. Ora la Giunta regionale ha deciso di offrire il boccone avvelenato ai contribuenti. Una scelta politica discutibile che punta a far cassa con i redditi di quelle persone che, al contrario, andrebbero sostenute e incentivate".
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La Regione taglia su giardinieri e pulizia, Salvatore (M5s): "Toti non tocca i privilegi"
Anche i sindacati critici verso il bilancio di previsione: "La Regione alza le tasse"
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