Tra le novità di quest'anno, figura certamente il divario tra i territori che fanno capo a centri di media grandezza e quelli al contrario legati alle principali città. Non a caso Roma, Milano e Torino arretrano un po', mentre Napoli conferma il 103/mo posto sulle 110 complessive. Ma più in generale dallo studio emerge che nel 2015 sono state 53 - su un totale di 110 - le province in cui la qualità della vita è risultata buona o accettabile, contro le 55 della scorsa edizione. Quindi, osservano i curatori dello studio, ciò significa che il 56% della popolazione italiana vive in territori dove la qualità della vita è scarsa o insufficiente.
L'indagine di Italia oggi sulla qualità della vita nelle province italiane, vede al sesto posto Cuneo, che recupera ben 5 posizioni, poi Verona (+2), Belluno (+4), Vicenza (-2) e in decima posizione Udine (+4). Come accennato, non brillano le province dei grandi centri urbani: ad esempio Milano occupa la 49/ma posizione, perdendo 13 posti rispetto alla 36/ma piazza occupata nel 2014, Venezia la 54/ma (-14), Bologna la 61/ma (-8), Roma la 69/ma (-12), Torino la 76/ma (-11),, Bari la 93/ma (-1), Palermo la 105/ma (-10). Tra le eccezioni Firenze, che sale di 3 gradini rispetto alla 29/ma posizione del 2014, Ascoli, che addirittura ne risale 22 rispetto al 42/mo posto del 2014, Grosseto (+15), Olbia-Tempio (+26), Pistoia (+22), Campobasso (+36) e Ogliastra (+30). L'indagine di Italia Oggi ha preso in esame anche vari indicatori come, ad esempio, quello riguardante 'Affari e lavoro', che vede al primo posto Bologna (terza un anno fa) come indice di un generale risveglio del nord-est. In quello 'ambiente' la sorpresa - non certo piacevole in questo caso - viene da Imperia che va a occupare l'ultima posizione, a quanto sembra per un errato affidamento del servizio di raccolta rifiuti da parte del comune. Al penultimo posto Massa-Carrara, che ha perso peraltro 8 posizioni, penalizzata secondo l'indagine da problemi nell'uso dei mezzi di trasporto pubblici e nella raccolta differenziata.
Il territorio più 'eco', al contrario, è guarda caso Trento, che precede Mantova e Belluno, seguite da Bolzano, che primeggia nell'indicatore 'popolazione', precedendo Barletta-Andria-Trani. Scorrendo lo studio si scopre poi che sono i territori del Veneto ad avere le migliori performance in tema di sicurezza (indicatore 'criminalità') con al vertice Pordenone e che la classifica relativa al sistema salute vede sul podio due province toscane su tre (Pisa, prima, seguita da Isernia e Siena).
IL COMMENTO
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