economia

Studio di Unioncamere Liguria sui primi nove mesi del 2015
1 minuto e 5 secondi di lettura
L'export della Provincia di Imperia subisce una battuta d'arresto, facendo segnare un -3,2% nei primi nove mesi dell'anno che sta per chiudersi. È quanto emerge da uno studio di Unioncamere Liguria sul commercio estero nel periodo gennaio-settembre 2015. L'estremo Ponente ligure vedere diminuire le vendite sia verso i paesi extra-UE (-7%) che verso l’area comunitaria (-1,8%). In calo anche i prodotti manifatturieri (-7,7%), mentre rimane buono l’andamento del settore agricolo (+9,2%).

Un andamento che rispecchia la dinamica negativa che ha interessato l'intera Liguria, che ha registrato nei primi 9 mesi un calo del 5,3%. La Riviera dei Fiori non è riuscita, dunque, ad aggrapparsi al treno dell'export che a livello nazionale ha dato dei segnali positivi, con una crescita tendenziale del 4,2%, ma è stata risucchiata dal vortice negativo regionale.

Per quanto riguarda le destinazioni, la Francia si conferma il primo paese nella graduatoria imperiese nell’area comunitariala, facendo segnare anche una crescita dell'export del 3%. Seguono Germania e Paesi Bassi, che hanno fatto registrare però andamenti opposti: sono infatti diminuite del 5,6% le vendite verso la Germania, mentre sono aumentate del 15,8% quelle verso i Paesi Bassi.

Cala anche l’export verso l’area extra-UE (-7%). Un dato sconfortante, che neppure l'aumento delle vendite verso i primi tre Paesi (Svizzera, Stati Uniti e Cina) è riuscito a cambiare.