
Penalista di grande verve, ma più in generale legale capace di ingaggiare battaglie senza confini, ben al di fuori del suo Foro di appartenenza, quello genovese, Musio Sale giunse a denunciare i potenti del mondo “colpevoli” di ordinare gli esperimenti nucleari.
Cercò di portare alla sbarra John Kennedy, il presidente americano e Nikita Krusciov, il presidente del'Urss, all'epoca fieramente contrapposti nel finale della “guerra fredda”, accusandoli di avere autorizzato le esplosioni nucleari che mettevano a repentaglio la salute dell'umanità.
La battaglia che lo rese celebre fu quella che condusse contro le bandiere ombra dei panfili che sceglievano di issare a poppa vessilli di stati di comodo, in modo da evadere le tasse. Tra questi paesi c'era prima di tutto Panama. Clamoroso il suo scontro con il procuratore generale della Repubblica di Genova dell'epoca, il temutissimo Carmelo Spagnuolo, che Musio Sale denunciò addirittura come armatore di uno yacht “ombra”.
Musio Sale denunciò anche il famoso procuratore capo di Genova Francesco Coco, sia per la mancata inchiesta sulle bandiere ombra, sia per un episodio particolare, accusando l'alto magistrato di avere fatto fermare un treno per scendere.
Sempre abbrozzantissimo e molto elegante, dotato di una oratoria travolgente e ferrea Nino Musio Sale difese anche Marina Occhienna, la famosa bionda del complesso musicale dei Ricchi e dei Poveri nella molto chiaccherata separazione della cantante dal celebre quartetto.
IL COMMENTO
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