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Il consigliere regionale: "Per la riapertura servono tre tipi di interventi"
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Il consigliere regionale della Lega Nord Giovanni De Paoli  ha effettuato un sopralluogo presso la frana di Montalbano.

«Si tratta dell'ennesima ferita al territorio - dice De Paoli - dovuta alla scarsa per non dire nulla manutenzione del territorio stesso. Da un attento esame della frana risulta assai evidente che la collina è scivolata a valle, in quanto la strada soprastante ha convogliato in quel punto una grossa quantità di acqua meteorica, con conseguente scivolamento a valle della parte superficiale del versante».

Il consigliere ha potuto appurare come l'acqua meteorica raccolta all'interno del forte abbandonato, più quella della strada carrabile completamente sprovvista di cunetta, hanno di fatto creato questa frana.

«Di queste situazioni - continua De Paoli -, conseguenza della mancata manutenzione di cunette e tombini, ne è piena la Valdivara. Intanto però le autorità preposte alla manutenzione e al monitoraggio dell'area, si mascherano dietro la scusa del dissesto idrogeologico, parolone che nasconde bene la verità dei fatti. Tutto quello che è successo sul versante, nel tentativo di ripristinare la viabilità con la spesa di quasi 3 mln di euro senza aver risolto il problema, è vergognoso. La strada continua a rimanere chiusa con disagi alla popolazione residente».

La strada di Montalbano deve essere riaperta con urgenza e per farlo occorrono interventi di natura semplice, secondo il consigliere regionale del Carroccio, così riassumibili:

1) Disgaggio delle pietre sul versante franoso
2) Due o tre file di gabbionate ai piedi della frana che contengano la terra che scivola a valle e qualche sasso che può comunque rotolare, lavori che si possono realizzare con un impiego economico assai modesto.
3) Regimazione delle acqua a monte della frana.

«Non è assolutamente corretto e auspicabile - conclude De Paoli - che le popolazioni debbano subire questi disagi a causa dell'assoluta leggerezza con cui il comune di La Spezia ha trattato la questione. Inoltre è ugualmente vergognosa la superficialità con cui sono stati eseguiti i lavori nel tentativo di mettere in sicurezza il versante franoso, che non avrebbero comunque acconsentito la riapertura della strada».