cultura

Oggi l'incontro a Palazzo Ducale
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"L'antisemitismo e il razzismo tornano a manifestarsi con episodi anche violenti, c'è la necessità di ragionare e di non reagire soltanto in modo improvvisato, tenendo conto dei valori importanti che la storia ci insegna: la solidarietà e la capacità di riconoscere il prossimo".

Sono state le parole del rabbino capo della comunità ebraica di Genova Giuseppe Momigliano stamani a Palazzo Ducale nella commemorazione del Giorno della Memoria che ricorda la Shoah, la deportazione e lo sterminio da parte dei nazisti degli ebrei.
Presenti i giovani delle scuole genovesi con i mano palloncini con la scritta 'Meditate che questo è stato' e i rappresentanti di tutte le istituzioni militari e civili, in primis la Regione Liguria, la Prefettura, la Città metropolitana e il Comune di Genova.

"Il ricordo della Shoah pone l'attenzione sui momenti gravi che stiamo vivendo oggi - sottolinea Momigliano - La visita di Papa Francesco alla sinagoga di Roma è stata un appuntamento molto importante che dà l'esempio di come le diverse comunità religiose, divise nel corso dei secoli, possano impegnarsi su degli obiettivi comuni".

Il Prefetto di Genova Fiamma Spena evidenzia come "il senso più autentico di questa giornata consiste non solo nel ricordare ma nella consapevolezza che uno sterminio potrebbe nuovamente ripetersi con altre forme oggi, dobbiamo partire dal passato e allargare i nostri orizzonti al presente". "Purtroppo siamo chiamati ancora un volta a confrontarci con l'atrocità di guerre combattute in nome delle religioni, - ammonisce Spena - di minacce che provengono dal terrorismo, dell'orrore degli attentati, dell'esodo di miglia di persone che fuggono dalla guerra. Sono eventi in grado di compromettere una pace stabile e duratura tra le nazioni. In Europa assistiamo all'innalzamento di barriere, ma in così l'Europa dimentica di essere sorta sulle ceneri della Seconda Guerra Mondiale".

Il sindaco di Genova e della Città metropolitana Marco Doria ricorda coma la Shoah "sia stato un progetto di annientamento brutale che ha voluto schiacciare i soggetti 'diversi', oltre allo sterminio degli ebrei sono state numerose le vittime, i diversi per ragioni politiche, gli oppositori, per ragioni etniche, come gli zingari, o per orientamenti sessuali". "Le persecuzioni razziali sono state volute da chi governava allora l'Italia, volute da italiani, - rimarca Doria - possiamo dire certo 'volute dal fascismo', però le leggi razziali del 1938 sono state promulgate in Italia, è stato un problema 'nostro', va giustamente ricordata la nostra responsabilità".

"L'antisemitismo continua a mietere vittime. Ricordare serve tutti i giorni contro ogni forma di discriminazione", scrive su twitter il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. In sua vece alla cerimonia il vicepresidente del Consiglio regionale Pippo Rossetti secondo cui "quando una persona, una comunità, un popolo, uno Stato, una nazione, pensano di essere superiori e di prevaricare gli altri con la prepotenza e la violenza, non lavorano per il bene comune, ma per la distruzione. Essere stati internati, torturati, uccisi nei campi di concentramento ha voluto segnare sempre una 'diversità', in primis contro gli ebrei, ma dietro a loro c'erano gli avversari politici, i dissidenti, gli zingari, gli omosessuali o i disabili".

Il Movimento 5 Stelle Liguria definisce la Shoah "un orrore indicibile" invitando "l'umanità a imparare dalla storia".