Politica

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La pax elettorale regna nella Margherita ligure. Tutti d’accordo si celebrerà il prossimo 10 aprile il congresso regionale dove non accadrà nulla. L’unica cellula che si agita è quella delle giunta di Genova sempre se dovesse vincere Marta Vincenzi con la coalizione di centrosinistra. Per un posto da vicesindaco si moltiplicano i candidati: da Basso a Tiezzi, da Guerello alla new entry Gianni Vassallo (segretario della Dc dei tempi d’oro) all’outsider col bollo romano, Anna Maria Furlan. Nomi che si contrappongono e, quindi, suscitano speranze ma soprattutto una esponenziale crescita degli stati ansiosi. Coloro che non sono direttamente interessati alla vicenda elettorale, perché già sistemati, guardano fiduciosi all’autunno quando nascerà il partito democratico. E si stanno già tessendo timide alleanze, per ora ancora virtuali, tra diessini e margheriti. Insomma c’è già chi si sbilancia a disegnare le prossime nuove correnti all’interno del costituendo partito democratico, all’insegna della trasversalità e alla ricerca di validi motivi di compatibilità: origini geografiche, carta d’identità, fede religiosa, scoutismo o azione cattolica, sindacato o ufficio, Genoa o Sampdoria. Sono gli scherzi della democrazia.