cronaca

Male anche polveri sottili e inquinamento acustico
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Smog a Genova, c'è da preoccuparsi. Lo rivela il dossier annuale di Legambiente "Mal'aria", dal quale emerge che il capoluogo ligure, nonostante il mare e il vento, è in vetta alla classifica nazionale per emissioni di ozono. 

Ma numerosi sono anche gli superamenti dei limiti di legge per le polveri sottili (Pm10), preoccupanti i livelli di ossido di azoto e l'inquinamento acustico. Nel 2015 Genova ha sforato per 37 volte il limite di legge di 50 microgrammi/metro cubo come media giornaliera da non superare per più di 35 volte in un anno per le polveri sottili. 

Anche l'ozono imperversa su Genova, al primo posto in Italia (a pari demerito con Rimini) per superamento del numero di giorni di sforamento della media mobile sulle 8 ore di 120 microgrammi/metro cubo registrata da tutte le centraline presenti sul territorio comunale del capoluogo. I limiti previsti dalla normativa per le emissioni di ozono troposferico consentono un massimo di 25 giorni di superamento e Genova è prima in classifica con ben 64 giorni di sforamento.

Il parametro degli ossidi di azoto, risulta di poco sotto il limite con 38,6 microgrammi/metro cubo ma continua a preoccupare, considerato che il dato genovese fa rientrare la città tra quelle che superano il limite.

Nemmeno l'inquinamento acustico risparmia la Superba: gli studi riportati nell'XI rapporto sulla Qualità dell'ambiente urbano (2015) dell'Ispra mettono in evidenza, in base ai rilevamenti effettuati nel 2012 sulla popolazione, che l'87% di questa è esposta ad un inquinamento acustico per il fastidio diurno-serale-notturno con valori oltre i 65 decibel di rumore e il 76,3% è esposta a questo fenomeno per i disturbi relativi al sonno con valori oltre i 60 decibel. I livelli di rumore superiori ai 65 decibel sono indicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come soglia di sicurezza per l'insorgenza di fenomeni di disturbo.