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Giovedì il confronto tra il candidato sindaco e il vicesegretario nazionale
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"Non sono stato convocato a Roma. Sono stato invitato da Debora Serracchiani nel corso di una telefonata diretta (senza segretari di mezzo) ,cordiale e serena".

Attraverso la sua pagina Facebook Livio Di Tullio, attuale vicesindaco di Savona e tra i candidati Pd alla poltrona di sindaco precisa la sua posizione
in vista dell'incontro di giovedì mattina nella Capitale con il vicesegretario nazionale del partito democratico, incontro che qualcuno ha letto come la resa dei conti finale nel PD in vista delle elezioni comunali di giugno.

"Mi ha chiesto di incontrarci allo scopo di discutere delle elezioni comunali di Savona - scrive sempre Di Tullio sulla sua pagina - e mi ha specificato che i suoi incontri non riguardano solo Savona ma diverse altre Città che vanno al voto. Ho accettato con piacere . Sarà per me occasione di far conoscere direttamente a Debora le opinioni di coloro che a Savona chiedono di poter scegliere il Candidato Sindaco attraverso le primarie".

Poi la chiusura della sua riflessione che non sembra lasciare spazio a interpretazioni.

"Per quanto mi riguarda sono e resto un candidato" scrive Di Tullio.

Di più il vicesindaco non dice e, contattato da Primocanale, preferisce non rilasciare altre dichiarazioni su un confronto, quello romano, che potrebbe portare anche ad esiti clamorosi come, sussurra qualcuno, l'azzeramento delle candidature (Battaglia e Di Tullio) per convergere su un nuovo nome senza primarie. 

In silenzio anche Anna Giacobbe, onorevole savonese del Pd che aveva ipotizzato un'offerta del vertice nazionale del partito a Di Tullio affinché l'attuale vicesindaco di Savona si facesse da parte.

"Non capisco tutta questa allergia alle Primarie - aveva scritto la Giacobbe su Facebook - non mi pare che sia stata una esperienza lacerante. Sì, d’accordo, le regionali: ma quella è stata un disgraziata faccenda, che non si riproporrebbe a Savona, oggi: troppo seri e sereni i protagonisti". Poi il messaggio finale rivolto a chi non vorrebbbe Di Tullio in corsa: "Non ho capito perché lo si debba scoraggiare a tutti i costi".

Oggi il silenzio dopo la tempesta verrebbe da dire e forse prima di una nuova burrasca. Giovedì a Roma c'è l'incontro tra la Serracchiani e Di Tullio che senza dubbio peserà su quello che accadra venerdì sera a Savona. Alle 20.30 alla S.M.S. Fratellanza Leginese ci sarà il Direttivo provinciale del Pd.

Già la fratellanza, l'esatto opposto del partito democratico savonese tutt'ora pieno di divisioni e contraddizioni.