Un fatto è un fatto e basta. Due fatti uguali, ma in tempi diversi diventano una curiosità. Tre sempre uguali, una coincidenza, quattro in perfetta sequenza, una strana coincidenza. Da cinque in su si forma un’ ossessione che cresce con l’aumentare dei “fatti uguali e ripetitivi”.
Sta diventando, per me, un’ ossessione la deiezione canina di enormi proporzioni, degna a prima vista di un generoso sanbernardo o di un molosso, che tutte le mattine trovo davanti al portone della mia casa. Proprio davanti ai tre scalini, pronta per essere schiacciata nelle ore mattutine quando si esce di casa assonnati e confusi, magari sotto l’effetto di una pastiglia anti ipertensione, non ancora del tutto vigili. E quando lo schiacciamento con scivolamento accade è disastroso per il prosieguo del vivere civile in comunità.
L’ossessione sotto forma di “defecatio”, viene posizionata dall’amico a quattro zampe (non amico mio), in un raggio di dieci metri dal portone. Cinque a destra o cinque a sinistra, partendo dal battente, con una profondità massima di uno barra due metri: la profondità del marciapiede. Rare sono le volte in cui il malefico Fido lascia i suoi rifiuti subito sotto lo spigolo del trottoir. In strada. E vabbé. Purché sia sempre bene in vista, enorme e disgustosa in tutta la sua evidenza, repellente rivelatrice di pasti abbondanti, ricchi di proteine, trangugiati in pochi minuti. Ma defecati con una singolare precisione svizzera: lì. Sempre lì. Inesorabilmente lì, nel raggio di dieci metri davanti al mio portone.
La cacca ignota è diventata, quindi, come una lettera anonima: volgare, insultante, perfida. L’attendo appena apro la porta e se non la scorgo subito, la cerco. Ma la caccia alla cacca anonima si consuma in pochi secondi. Eccola. In mezzo al marciapiede, ancora intatta, perfetta, scultorea. Una volta qui e una là. Una volta monodose, altre pluridose. Un colore solo o variegata.
Allora l’ossessione prende corpo e vado alla ricerca del presunto colpevole. Perché non può essere un caso. No. Dietro ci deve essere una mente da stalker. Non il povero cane, ma l’umano che lo lancia annoiato in strada fuori dalla sua casa, all’alba, magari ancora in. L’umano proprietario mi detesta. Mi ha individuato, mi ha geo-localizzato e tutte le mattine costringe Fido, Black, Rex o Rintintin a farla davanti alla mia soglia. Con una serialità degna di un professionista. Anzi di un mandante che assegna a un sicario l’incombenza. L’umano è il mandante. Il sicario il suo cane.
Chi mi detesta così? Povero me: ripercorro oltre trent’anni di lavoro, di cazzate ne ho fatte. Scorre davanti ai miei occhi l’ elenco di chi ho maltrattato, contro chi ho scritto, chi ho tartassato. Mi convinco che lo stalker fecale sia frutto di mie nefandezze recenti. Anche se la vendetta, a volte, si consuma con anni di distanza dai motivi che l’hanno scatenata. Dunque la ricerca di un mandante deiettivo recente va a toccare prima di tutto la politica: chi ho maltrattato alle elezioni regionali liguri, o ancora prima, alle primarie. La Lella non ha cani. Cavarra non lo so ma sta a Sarzana nella sezione dei cinesi. Monteleone è sparito. I dipietristi. Chi? Plinio ormai non è più fascista. Quelli di “spese pazze” sono ingolfati di maalox per digerire le ostriche. Il sindaco no! Non ce lo vedo strisciare lungo i palazzi di via Assarotti con al guinzaglio l’orrido cinghiale. In fondo è un marchese e possiede un grande aplomb. Il buon Crivello che ho torturato per colpa dell’impalcature eterne di Galleria Mazzini? Ma non diciamo sciocchezze! Poi qualche altro personaggio non politico, punzecchiato con un corsivo, uno del Deserto degli Erzelli o un barone bisturimunito e sbaronato o , altri troppo a lungo ignorati ( forse qualcuno dell’Udc? Un Verde appassito, un ragazzo pentito delle sinistre degli anni Novanta) e dunque ancora più desiderosi di risarcimento mediatico. Cerco una “firma”. Cerco una prova o almeno un indizio.
Niente. Esco di casa e non vedo nemmeno una telecamera. Non ci sono banche nella zona. Penso, come extrema ratio che mi apposterò e lì attenderò. Rintintin e il suo umano, diventato il mio stalker con purga.
Spero che come accade nei libri o nei film, facciano un passo falso. Uno sbadiglio o un baubau. E confortato torno a sognare.
curiositÃ
Caccia allo stalker, a Rintintin e alla sua cacca seriale
Spicchi d'aglio
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