cronaca

Domani torna il processo sulla tragedia che costò la vita a sei persone
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Riprenderanno domani, martedì 23 febbraio, le udienze relative al processo sull'alluvione del 2011, che costò la vita a sei persone e che vede imputati l'ex sindaco Marta Vincenzi, l'ex assessore alla Protezione civile, Francesco Scidone, e i dirigenti comunali Gianfranco Delponte, Sandro Gambelli e Pierpaolo Cha. Le accuse nei loro confronti sono di omicidio colposo plurimo, disastro e falso (per i verbali "taroccati") e calunnia. Roberto Gabutti, ex coordinatore dei volontari di Protezione civile, è accusato solo di falso.

Nell'udienza dello scorso 10 febbraio era stato sentito come teste l'ex governatore ligure Claudio Burlando, in qualità del ruolo, ricoperto all'epoca dei fatti, di commissario per il Fereggiano e lo Sturla. L'ex presidente della Regione è stato sentito per oltre tre ore in aula, dove ha riferito dei lavori sul Fereggiano che, secondo l'accusa, avrebbero peggiorato la situazione.

In precedenza, lo scorso 26 gennaio, era stato il turno dell’ex prefetto di Genova Francesco Musolino, sentito anch'egli come testimone. Dichiarazioni, quelle di Musolino, caratterizzate dai tanti "Non ricordo". Lo stesso giorno era stato sentito anche Bartolomeo Carena, capo servizio del comando provinciale dei vigili del fuoco di Genova, il quale ha raccontato di essersi sentito più volte al telefono con Gambelli e "di avergli detto anche che lo Sturla stava iniziando a salire, tanto che avevo mandato un vigile del fuoco a monitorare la situazione".

Domani un nuovo capitolo, con le telecamere di Primocanale che saranno presenti a documentare gli sviluppi di un processo che per i genovesi brucia come il sale su una ferita aperta.