Lo scorso anno il miracolo del Gasp è passato dalle imprese di Iago Falque, Perotti, Niang e Pavoletti. Tutti giocatori che oggi sono considerati di primo livello, ma che al loro arrivo a Genova avevano fatto storcere molti nasi. In questa stagione il tecnico rossoblù ha avuto meno fortuna con i nuovi arrivati in attacco: Pandev, Lazovic e Gakpe non hanno regalato soddisfazioni.
Ma dopo il mercato di gennaio la sfida si è fatta per certi versi ancora più complicata: Suso e Cerci sono arrivati da Milano dopo pochissime partite giocate, e prestazioni insufficienti. Alle prime uscite con la maglia rossoblù la musica è da subito cambiata. Suso e Cerci hanno trovato gol e voglia di fare. Gasperini ha il compito di proseguire l’impresa della resurrezione di giocatori che per talento e caratteristiche non si possono considerare bolliti. Il discorso vale anche per Matavz che, con Pavoletti infortunato, può giocarsi da subito le sue chance. E con l’udinese è sembrato sulla strada giusta.
Non va dimenticato che, tra i giocatori reinventati da Gasperini, quest’anno, vanno messi Ansaldi, subito diventato uno dei migliori, Munoz, che infortuni a parte ha dimostrato di valere ancora la Serie A, e soprattutto Laxalt, riscoperto esterno di sinistra, diventato titolare fisso con merito.
Per Gasperini si comincia a parlare di offerte da altre piazze importanti: il Torino di Cairo sarebbe già in prima fila. Il Genoa, con la maggioranza dei tifosi, dovrà difendersi anche da questi attacchi, per non perdere il suo allenatore che supervaluta l’usato.
IL COMMENTO
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