
A fronte di un miglioramento tendenziale della domanda di lavoro in Italia pari all’8%, in Liguria l’incremento dei contratti che si attiveranno tra gennaio e marzo risulta essere del 20%.
In termini assoluti le assunzioni che le imprese liguri prevedono di realizzare saranno pari a 5.870 unità, di cui 4.120 di lavoratori dipendenti (+18%) e 1.750 di contratti atipici (+26%) e che comprendono interinali, prestazioni occasionali e incarichi a professionisti. Il saldo occupazionale atteso torna positivo, pari a +1.750 unità, sintesi tra 5.870 entrate e 4.130 uscite di lavoratori.
A livello provinciale si registrano saldi occupazionali positivi in tutte e quattro le province: +1.020 unità in provincia di Genova, +420 a Savona, +190 a la Spezia e +110 a Imperia. Considerando solamente il lavoro dipendente, si confermerà una prevalenza di contratti a termine, 2.460 assunzioni (il 60% del totale), e saranno finalizzate soprattutto allo svolgimento di attività a carattere stagionale.
Le assunzioni “stabili”, cioè quelle a tempo indeterminato o con un contratto di apprendistato, saranno 1.560, pari al 38% del totale.
Il settore dei servizi concentrerà l’82% delle 4.120 assunzioni programmate: turismo e ristorazione assorbiranno il 22% del totale con 900 assunzioni previste. Seguono il commercio con 870 assunzioni (21%) e i servizi alle persone (600 assunzioni, 15%).
Entrando nello specifico delle principali figure professionali richieste dalle imprese liguri, al primo posto figurano cuochi e camerieri con 670 assunzioni previste (la maggior parte delle quali regolate da contratti a termine) e per i quali, nel 70% dei casi, è richiesta una precedente esperienza lavorativa nel settore.
Difficoltà di reperimento nettamente superiori alla media per operai metalmeccanici ed elettromeccanici, commessi e personale qualificato nelle attività commerciali, e per gli ingegneri. Il 27% delle assunzioni programmate nel 1° trimestre dalle imprese liguri interesserà giovani con meno di 30 anni, solo il 15% le donne.
In ultima analisi i profili professionali richiesti dalle imprese: il gruppo più numeroso è quello delle figure qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (1.610 assunzioni, 39% del totale), seguito da operai specializzati (810 unità, 20%): rispetto ad un anno fa risultano in crescita le assunzioni programmate di figure high skill (dirigenti, specialisti e tecnici).
IL COMMENTO
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