
Se il doppio successo scritto nel 28º capitolo del campionato rende più respirabile l'atmosfera a Pegli e Bogliasco, assai rischioso sarebbe pensare che il più sia stato fatto. Con dieci gare da giocare e trenta punti ancora disponibili, non va sottovalutata la tenacia con cui il Frosinone, vittorioso in casa sull'Udinese, si mantiene in corsa: data per spacciata ancor prima dell'inizio del campionato, la squadra di mister Stellone si mantiene a cinque lunghezze di distanza dalle genovesi, quindi ancora viva e desiderosa di lottare, contro un Carpi che pur pareggiando a Bologna perde ulteriore terreno.
Gran parte del merito, nel week end finalmente del tutto positivo per le due genovesi, va a Montella e Gasperini, rivelatisi capaci di coibentare la squadra – anche al prezzo di qualche seduta a porte chiuse – rispetto ai crescenti malumori delle rispettive piazze verso le società. La perdita di prestigio e credibilità dei presidenti - resa esplicita dalla Gradinata Nord con tanto di striscioni accusatori, ma non meno viva in Gradinata Sud, che in assemblea ha deciso di rinviare a salvezza conseguita l'analisi di ambiguità e incertezze che caratterizzano l'assetto societario – rimane l'incognita principale su un futuro che oltrepassi la fine del corrente campionato.
La classifica non piange più come qualche settimana fa, ma le due dirigenze sono attese alla prova dei bilanci di esercizio e delle campagne estive di rafforzamento: discrimine ben più significativo di una salvezza che, senza raptus autolesionistici, non sembra ormai lontana; a patto di non darla già per scontata.
IL COMMENTO
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