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Sotto di due gol al 15', poi doppietta di Cerci: decide Rigoni
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Una 'remuntada' così i tifosi non la vedevano da tanto tempo: il Genoa batte il Torino 3-2 in una gara spettacolare che ha regalato grandi emozioni al pubblico del Ferraris. Sotto di due reti nel primo quarto d'ora, la squadra di Gasperini ha retto il colpo ed è riuscita a invertire il risultato: prima la doppietta di Cerci con due calci di rigore, poi il gol del vantaggio firmato Rigoni. 

Gasperini inserisce Gabriel Silva tra i titolari, sposta Laxalt in avanti con Cerci e Pandev. Ventura insiste con Belotti-Immobile là davanti. La partita è subito accesissima. La sbloccano i granata con Immobile al 4’ dopo una buona azione in cui l’ex rossoblù dopo aver ricevuto, l’assist dal “Gallo” mette alle spalle di Perin e va ad esultare in modo plateale davanti ai 600 sostenitori del Toro. Il Grifo accusa il colpo e ne prende subito un altro al 15: ancora Immobile su passaggio di Acquah con un tiro due metri dentro l’area la incrocia dove Perin non puo’ intervenire. Rete splendida.

Doppio vantaggio dei piemontesi, ma il Genoa con rabbia prende d’assalto l’area di Padelli. Al 20’ corridoio giusto per Ansaldi che prende il tempo a Molinaro che lo stende appena dentro ai sedici metri. Doveri assegna il rigore che Cerci, ex granata, realizza sotto la Nord. La formazione di Ventura da qui in avanti soffrirà molto: il Genoa batte molti corner e su un’azione meriterebbe un sacrosanto di rigore per fallo di Peres su Pandev solo davanti a Padelli, ma l’arbitro romano non vede nulla. Tra l’altro ci sarebbe stata anche l’espulsione del giocatore granata. Nell’assedio genoano, c’è una parentesi e per poco Immobile non segna il terzo gol sparando alto da buona posizione. Ansaldi spinge, altrettanto fa Laxalt. A volte la squadra di Ventura sembra alle corde e al 46’ dall’ennesimo angolo Acquah trattiene Izzo e Doveri indica il dischetto tra le proteste del Torino. Cerci spiazza Padelli e fa 2-2. Si va al riposo così dopo un buon match.

Nel frattempo esce Laxalt ed entra Rigoni. Il ritmo è più blando, anche se su punizione Cerci impegna severamente Padelli. È l’ultimo guizzo di Cerci sostituito al 11’ da Suso. E l’ex milanista confeziona una buona azione per Ansaldi che crossa al centro con Rigoni calcia fuori in mezza rovesciata. Ventura toglie Belotti e inserisce Martinez. Partita equilibrata, ma Suso si prende una punizione che batte lui stesso e nell’area in posizione regolare spunta Rigoni che di testa supera Padelli: 3-2 al 21’. Seconda rete consecutiva per Rigoni.

Poco dopo in area genoana intervento rischioso di Silva su Molinaro, l’arbitro lascia correre. Quasi alla mezz’ora Suso ci prova dal limite ma Padelli blocca. Il Torino prende campo e manda nella mischia Maxi Lopez e Zappacosta. Gasperini risponde con Tachtsidis per Dzemaili. Dopo i cambi Pandev meriterebbe il gol con una conclusione che sfiora il palo. La partita resta intensa e infatti Perin blocca su colpo di testa pericoloso di Vives. Al 36’ paratona di Perin su tiro di Acquah. Il Genoa si difende e sfiora il quarto gol all'ultimo respiro con De Maio. 

Alla fine si festeggia al Ferraris. Tre punti che pesano come macigni,
anche perché il Carpi ha fermato il Frosinone e il Grifone allunga a otto punti sul Frosinone raggiungendo il dodicesimo posto in classifica.