porti e logistica

Intanto la Liguria si conferma capitale europea delle crociere
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Nel giorno in cui la Liguria si conferma la regina delle crociere in Italia, gli operatori comunali riuniti a Palazzo Tursi chiedono a gran voce un presidente per l'Autorità portuale genovese, una figura "forte" in grado almeno di completare le opere già in programma da anni.

"A Genova serve un presidente che abbia almeno il foglio rosa, nemmeno la patente", chiosa Gilberto Danesi, a.d. di Psa-Vte, che ha appena ricevuto le quattro nuove maxigru per operare sulle portacointainer più grandi. "Noi investiamo, ma da venticinque anni aspettiamo un secondo binario per il terminal", dice.

Per Ignazio Messina il futuro presidente dovrà avere buone doti manageriali, ma l'auspicio è soprattutto sulle opere. "Sarebbe bello che prima dell'avvio del nuovo Piano regolatore portuale si facciano almeno due opere di quello in corso, del 1998, il riempimento di calata Bettolo e del compendio Ronco e Canepa.

Ma al di là delle vicende legate al capoluogo, è la la Liguria tutta a confermarsi la regione delle crociere per eccellenza. Non solo in Italia, ma anche in Europa: coi suoi 2,57 milioni supera (di poco) i 2,54 della Catalogna nel 2015. Dati evidenziati al Seatrade Cruise Global, la più importante fiera mondiale delle crociere, in corso a Fort Lauderdale.

La Liguria da sola copre l'11% del traffico crocieristico mondiale. "Il mercato crocieristico conferma per Genova e la Liguria la sua pulsione alla crescita - ha sottolineato il presidente commissario dell'Autorità portuale di Genova, Giovanni Pettorino - e proprio nel Mediterraneo i porti liguri possono trovare ulteriori importanti margini di sviluppo".

Intanto la commissione infrastrutture della Conferenza Stato-Regioni ha dato un primo ok all'autonomia amministrativa dell'Autorità portuale di Savona, che attende di confluire nell'Autorità di sistema portuale con Genova. "Un risultato positivo" secondo l'assessore regionale Rixi "perché indispensabile per dare continuità e certezze ai piani di investimenti infrastrutturali a servizio degli operatori della portualità".

"La Liguria - prosegue l'assessore - sta facendo sistema con la macroregione del Nord Ovest per intercettare nuovi mercati e proporsi come interlocutore principale e sbocco a mare su rotte transalpine e fare concorrenza ai porti del Nord Europa".

Nessuno stop alla proposta sulla trasformazione delle autorità portuali da enti pubblici non economici a spa "per togliere ingessature all'attuale sistema che generano inefficienze e introdurre finalmente criteri di premialità per quei porti, come quelli liguri, che generano traffici e profitti con ricadute enormi sul sistema Paese".