cronaca

Accusa chiede identificazione giovane per oltraggio alla corte
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Momenti di tensione a Genova durante il processo a 23 ragazzi appartenenti all'area anarchica tanto che il sostituto procuratore Federico Manotti ha chiesto agli agenti di identificare un giovane presente in aula per denunciarlo per oltraggio alla corte. L'udienza, che vede gli imputati accusati degli scontri avvenuti con la polizia al termine della manifestazione della Cgil del sei maggio 2011, era iniziata con la lettura di una dichiarazione da parte di uno degli anarchici.

Durante la lettura, il pm ha interrotto l'imputato provocando le proteste degli amici. Il pm, all'udienza precedente, aveva chiesto complessivamente la condanna a oltre un secolo di carcere. Gli imputati, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, sono accusati, a vario titolo, di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, lancio di oggetti pericolosi, danneggiamento e invasione di edificio pubblico, perché avevano tentato di occupare la stazione Principe e i binari.

Quel giorno, un gruppo di 300 giovani, che aveva partecipato allo sciopero in modo autonomo, si era staccato da piazza de Ferrari
e aveva raggiunto la Sopraelevata bloccandola. Poi, si era diretto alla stazione Principe cercando di occupare i binari. Le forze dell'ordine, in tenuta antisommossa, aveva bloccato gli anarchici facendo anche uso di manganelli.