cronaca

L'omelia pronunciata nella Cattedrale di S. Lorenzo per il Giovedì Santo
44 secondi di lettura
"I limiti e i peccati dei sacerdoti non devono offuscare la grandezza e la preziosità del Sacerdozio". Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, nell'omelia pronunciata nella Cattedrale di San Lorenzo in occasione della Messa del Giovedì Santo, inizio del Triduo di Pasqua.

Il sacerdozio, ha detto Bagnasco, è stato voluto da Gesù "perché nella sua Chiesa non manchi mai l'Eucaristia, il perdono, la fede autentica" perché è "il pastore che rende visibile attraverso il suo povero volto Cristo Buon Pastore."

Con la fede, ha proseguito "tutto cambia della nostra esistenza: il modo di pensare e di agire, di parlare e di amare. Senza, infatti, viene a mancare un orizzonte di infinito e una compagnia d'amore. Senza, la vita nostra si riduce ad una sequenza di attimi senza futuro e in solitudine, uno stanco andare".