
Sono due gli elementi che emergono dal pacchetto di sigarette di Chiappori. Il primo riguarda il tema della legalità. Non è un mistero, infatti, che tutta la vicenda della commissione d'accesso, che ha verificato la possibile presenza di infiltrazione mafiose all'interno del Comune di Diano Marina, non sia mai andata giù al sindaco. Tant'è vero che, una volta giunto il decreto di conclusione del procedimento che ha escluso ogni infiltrazione malavitosa nella macchina comunale, Chiappori disse: "Non ho bisogno della firma di un ministro per sapere di essere una persona onesta". Quel "Chiappori nuoce gravemente al malaffare" ha molto il sapore della rivincita.
Il secondo elemento ad attirare l'attenzione è l'utilizzo del simbolo di Viva Diano, impresso in bella mostra sul pacchetto di sigarette. Si tratta del simbolo utilizzato cinque anni fa dalla compagine guidata da Chiappori, quando ci fu la spaccatura con il resto del centrodestra cittadino (che candidò la Muratorio). Questo volta lo scenario è diverso. A Diano Marina si replicherà infatti il modello Liguria che ha portato alla vittoria di Toti in Regione.Tutto il centrodestra unito, dunque. Per questo motivo, era circolata la voce di una "rottamazione" del simbolo Viva Diano con la presentazione di uno nuovo che suggellasse la ritrovato unità nel centrodestra. Il pacchetto di sigarette di Chiappori mischia un po' le carte in tavola, in questo senso. Ma, in fondo, siamo solo all'inizio.
IL COMMENTO
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