La richiesta italiana di far rientrare Salvatore Girone in patria è "inammissibile". E' quanto si legge nelle Osservazioni scritte dell'India, depositate al Tribunale arbitrale il 26 febbraio scorso e rese pubbliche oggi in occasione dell'udienza sul marò all'Aja.
Salvatore Girone rischia di rimanere "detenuto a Delhi, senza alcun capo d'accusa per un totale di sette-otto anni", determinando una "grave violazione dei suoi diritti umani". Così l'ambasciatore Francesco Azzarello, agente del governo italiano, nell'udienza al Tribunale arbitrale che si è aperta stamani all'Aja.
La detenzione di Girone lede anche i diritti dell'Italia. L'Italia subisce un pregiudizio grave e irreversibile dal protrarsi della sua detenzione, e dell'esercizio della giurisdizione su un organo dello Stato italiano". Lo ha ribadito davanti ai giudici del Tribunale arbitrale, l'ambasciatore Azzarello.
cronaca
Marò, per l'India inammissibile il rientro in patria di Salvatore Girone
Rischia di rimanere in India per 7-8 anni
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