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La candidata chiede all'assessore di farsi da parte
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Continua la contrapposizione interna nel Pd in vista delle primarie di domenica a Savona.

Stavolta lo scontro è tra uno dei due candidati, Cristina Battaglia, e l'attuale assessore ai lavori pubblici Franco Lirosi.


Per comprendenderlo bisogna fare un passo indietro. Lirosi, che ricopre anche la carida di presidente dell'assemblea del Pd di Savona, da tempo ha deciso di ricandidarsi dopo sei mandati.

La sua determinazione è arrivata a tal punto da affiggere in città già i suoi manifesti seppur senza simbolo politico, ma all'interno del partito si è cominciato a rumoreggiare. E così lo stesso Lirosi ha scritto a molti cittadini savonesi in cui difende la sua scelta di ricandidarsi attaccando la Battaglia che invece glielo impedirebbe.

Pronta la replica della stessa Battaglia su Facebook.

“Leggo che l’assessore Lirosi - scrive la Battaglia - ha inviato una lettera a molti cittadini savonesi in cui rivendica la sua esperienza amministrativa e sostiene che io adotterei vecchi modelli di fare politica perché, parlando di rinnovamento, gli impedirei di candidarsi in consiglio comunale dopo sei mandati consecutivi (30 anni). Io ho grande rispetto per il lavoro svolto da Lirosi come assessore e come presidente dell’assemblea cittadina, tanto che è stata una delle prime persone con cui ho parlato già nello scorso mese di gennaio”.

Tuttavia non credo di dire cose stravaganti se ritengo che sia indispensabile il ricambio ed il rinnovamento anche in politica e se credo che i nostri elettori ce lo chiedano con forza. Penso anche che Lirosi, come presidente dell’assemblea cittadina del Partito Democratico, dovrebbe essere il primo ad applicare quanto previsto dallo statuto del suo e del mio partito che prevede un limite ai mandati” fa notare l'avversaria di Livio Di Tullio alle primarie.

Le regole valgono per tutti - conclude la Battaglia - Si applicano sempre: agli altri ma anche a noi stessi. Io ho accettato con grande rispetto e serenità di fare le primarie come prevede il nostro statuto e come ha chiesto e voluto, tra gli altri, proprio l’assessore Lirosi. Lui, con altrettanto garbo e serenità, accetti di fare spazio ad altri”.