cronaca

Salvatore (M5s): "Non si baratta la sicurezza dei cittadini"
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Altri sei mesi. Il progetto 'Chance', varato dalla giunta comunale di Genova per legalizzare e controllare il mercatino abusivo di corso Quadrio (ex via Turati) raddoppia la sua durata tra le proteste dei commercianti della zona. "L'amministrazione aveva promesso che avrebbe cambiato la location. Oggi apprendiamo che non sarà così", si sfoga Antonella Davite, presidente del Civ Sarzano-Sant’Agostino.

Mentre l'assessore Fiorini snocciola i dati del progetto, esaltandone la funzione di inserimento sociale, gli abitanti della zona passano in rassegna i casi di degrado intorno alle Mura delle Grazie, "una vera e propria cloaca di acque nere, mischiate senza tanti complimenti con le acque bianche". Altro nodo irrisolto è quello dei parcheggi a rotazione dalle 14 alle 8 del mattino promessi da Doria ad abitanti e commercianti, e mai mantenuti. "Un’altra promessa caduta nel vuoto, come le oltre 1.000 firme raccolte dai residenti per chiedere la chiusura o, al limite, lo spostamento del mercatino".

"Ancora stanotte – ricorda Davite – hanno preso fuoco i bidoni della spazzatura in piazza Sarzano e due mesi fa una donna è stata presa a bottigliate proprio sopra corso Quadrio. Non vogliamo mettere in relazione il mercatino agli episodi di violenza, ma il degrado chiama altro degrado e gli abitanti del centro storico sono stanchi di anni di promesse a vuoto, parole non mantenute, illegalità diffusa e generalizzata, decisioni cadute dall’alto senza ascoltare abitanti e commercianti".

Una polemica in cui si inserisce anche il Movimento Cinque Stelle, schierato dalla parte del Civ: "Non si baratta la legalità e la sicurezza dei cittadini con un progetto di presunto reinserimento sociale, tutto sulle spalle e sulla pelle di commercianti e residenti, che da 40 anni attendono invano una riqualificazione del centro storico" - attacca Alice Salvatore.

Infine, l'affondo al sindaco e alla giunta: "Manca totalmente una visione di futuro per questa città. Basta fare un giro nel centro storico per rendersi conto di quanto la realtà sia lontana dal libro dei sogni di Doria".