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Post su Facebook, sotto accusa il presidente del consiglio Barsotti
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Due post su Facebook su Giulio Regeni e sugli arabi del presidente del consiglio comunale di Chiavari Maurizio Barsotti di centrodestra ha scatenato l'ira del consigliere del Pd Getto Viarengo che in una lettera al sindaco Roberto Levaggi ne chiede le dimissioni.

Nel primo definiva come 'comunista' Giulio Regeni, chiamando in causa anche Giuliana Sgrena. Nel secondo Barsotti, che è un medico, afferma: "Nei primi anni 70, quando andavo e tornavo dalla Libia, sentivo dire nei ritrovi degli operatori europei che l'arabo buono è l'arabo morto. Ora capisco perché". "

"MERITA LA CENSURA" - Etichettare Giulio Regeni come 'comunista' e paragonare la sua fine a quelli di altri casi e poi spiegare l'indole degli arabi con 'l'arabo buono è arabo morto' - afferma Viarengo nella sua lettera - merita censura". Barsotti ha replicato definendo "poco corretto estrapolare frasi da un post privato storpiandone il significato".

"Un capolavoro di tolleranza, un contributo da profondo intellettuale", commenta Viarengo, che si rivolge al sindaco: "Giudichi lei se è possibile affrontare una discussione serena in consiglio con arbitro Barsotti". Il medico chiavarese ha poi spiegato che intendeva dire che "di eroi e di sacrifici ne vengono fatti tutti i giorni", ricordando la vicenda dei due marò e delle loro famiglie.

"AVETE FRAINTESO" - "Sono molto dispiaciuto che alcuni miei commenti su post altrui, forse scritti troppo frettolosamente come del resto accade sui social networks, siano stati fraintesi dal collega Viarengo", afferma in una nota Barsotti, che sottolinea che la sua "vicinanza e solidarietà col popolo arabo sono totali".

"Per conoscere il mondo islamico bisogna esserci stati per qualche tempo, anche per saper distinguere ciò che i terroristi intendano gridando di fare stragi in nome di un Allah che non rappresenta l'Allah maomettano di tutti gli arabi, che addirittura si sentono vittime di questo regime integralista del terrore, vittime anch'essi, appunto, del terrorismo. Si tratta di quegli 'arabi buoni' il cui reale credo è ucciso dall'estremismo, di quelle persone che, insieme agli occidentali, muoiono anch'essi negli attentati dell'orrore che non hanno colore, non hanno religione".

"Proprio a Chiavari dieci giorni fa nella sala consigliare ha preso vita il comitato ''Verità per Giulio Regeni', per questo da parte mia la sensibilità è concreta. Sulla seconda frase sugli arabi ho riportato un detto, tra i miei pazienti ci sono anche diversi arabi, quindi non accetto di passare per razzista''.