cronaca

La conferma della procura federale belga
1 minuto e 3 secondi di lettura
Mohamed Abrini, il jihadista arrestato e che sostiene di essere l'uomo col cappello dell'attacco all'aeroporto di Zaventem, era pronto a colpire di nuovo in Francia insieme ad altri terroristi. Lo ha confermato oggi la procura federale belga dopo le prime indiscrezioni di stampa di ieri. Abrini è stato incriminato per aver partecipato alle attività di un gruppo terroristico, per omicidio e tentativo di omicidio legato al terrorismo, nell'ambito degli attentati di Zaventem e Bruxelles il 22 marzo.

Abrini e i suoi complici erano pronti a colpire in Francia. Spiazzato dall'inchiesta che faceva progressi ha deciso invece, vista l'urgenza, di colpire Bruxelles. Secondo gli inquirenti insieme ad Abrini, ricercato dai tempi degli attacchi parigini del 13 novembre in quanto complice di Salah Abdeslam, arrestato il mese scorso, facevano parte del commando di Zaventem Najim Lachraoui e Ibrahim El Bakraoui, i due kamikaze.

Mohamed Abrini ha confessato di essere 'l'uomo col cappello'. La procura federale sarebbe in grado di confermare che Mohamed Abrini è il terzo uomo presente in occasione degli attentati all'aeroporto internazionale di Bruxelles. È stato messo a confronto con i risultati di diverse evidenze ed ha riconosciuto la sua presenza al momento dei fatti. Abini avrebbe inoltre gettato la giacca in un cestino dei rifiuti e avrebbe venuto il cappello.