
L'altra grande novità riguarda il ticket: non sarà più necessario fare la fila al Cup per pagarlo e per prenotare visite. Si potrà fare tutto direttamente nello studio del medico, con un importante risparmio di tempo.
E poi i medici saranno disponibili per 16 ore al giorno, anche di domenica. Una continuità assistenziale che dovrà essere garantita dalle 8 del mattino alla mezzanotte da medici di famiglia e guardia medica, oramai assimilati in un ruolo unico. Nelle ore notturne, quando le chiamate per medico si limitano in media ad una a due, ad assistere chi ne ha bisogno ci penserà il 118.
Una ''staffetta che consente di avere più medici disponibili nell'arco della giornata, andando a coprire anche fasce orarie come quelle delle 8 alle 10 del mattino o del primo pomeriggio, dalle 14 alle 16, oggi meno coperte. E che generano così intasamenti nei pronto soccorsi a discapito di chi ha una vera emergenza", spiega il segretario del sindacato dei medici di medicina generale Fimmg, Giacomo Milillo.
Ma la Fp-Cgil Medici, insieme a vari sindacati di categoria, denuncia il "rischio caos nei Pronto soccorso di notte" dovuto a un "uso improprio del 118". Per queste ragioni lo Smi (Sindacato dei medici italianIi) annuncia per l'11 maggio una manifestazione a Roma. Critiche arrivano pure dalla Società Italiana medicina di Emergenza Urgenza (Simeu).
IL COMMENTO
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