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L'assessore Martino accusa il candidato Diaspro: "Non conosci la legge"
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Il tema dei rifiuti e della Tari infiamma il dibattito politico a Savona anche in vista delle elezioni comunali di giugno.

Ieri l’assessore al bilancio del Comune Luca Martino aveva annunciato un taglio di 2 milioni di euro ad Ata, l’azienda partecipata dal comune che gestisce i rifiuti.

Immediata è arrivata la richiesta del Movimento Cinque Stelle che, con una mozione unrgente in consiglio comunale ha chiesto la restituzione ai cittadini dei due milioni di euro di Tari pagati “in eccesso”, il ricalcolo degli importi delle cartelle non ancora evase da parte dei contribuenti e la revisione dei costi delle passate annualità.

La richiesta è arrivata anche con le dichiarazioni del candidato sindaco di Savona per il Movimento Cinquestelle. “Mentre i savonesi sono in coda per pagare i 14 milioni di euro, che per legge devono corrispondere al costo del servizio –ha dichiarato Diaspro - l’assessore al bilancio dichiara serenamente che il costo in realtà sarà 'solo' di 12 milioni, ma che i cittadini dovranno comunque pagarne 14”. E ancora “Perché il PD sta chiedendo ai savonesi il sacrificio di pagare due milioni di euro in più, se la legge stabilisce che la TARI debba corrispondere al 100% del costo del servizio?”.

Interrogativo condiviso da molti sul quale l’assessore al bilancio Luca Martino ha controreplicato.

“Non stupisce ma preoccupa la scarsa conoscenza che il candidato Sindaco del M5S dimostra di avere di come il legislatore ha inteso costruire le regole di formazione della TARI, la tassa comunale sui rifiuti –ha sottolineato Martino - In base a tali regole l'unico modo che l'Amministrazione ha a sua disposizione per modificare l'importo della TARI è intervenire sul costo del servizio rifiuti dell'esercizio in corso: ciò ha effetto sull'importo della tassa dell'anno successivo. E' esattamente ciò che accadrà con l'approvazione del Bilancio 2016”.

Dunque per quest’ anno nessuno sconto, anzi stangata.