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Il sindaco parla a Primocanale di ritorno da un vertice in Prefettura a Genova
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Ventimiglia si prepara a un'altra estate bollente sul fronte dell'emergenza migranti. Le parole del sindaco Enrico Ioculano, che ha parlato ai microfoni di Primocanale al ritorno da un vertice in Prefettura a Genova, sono chiare: "L'unica certezza che abbiamo ad oggi è che comunque ci saranno dei flussi e probabilmente anche più importanti di quelli dell'anno scorso", dichiara il primo cittadino, che chiede una strategia per non farsi trovare impreparati di fronte a questa possibile nuova ondata di migranti. "Tutto sta nel modo in cui questi flussi verranno gestiti. Bisogna lavorare in questo periodo in modo che la gestione sia la più opportuna possibile. L'anno scorso siamo stati colti un po' tutti di sorpresa, quest'anno abbiamo un 'esperienza alle spalle e dobbiamo lavorare perché la gestione sia diversa".

Per quanto riguarda l'incontro in Prefettura a Genova, Ioculano vede il bicchiere mezzo pieno. "Penso che sia stato utile", dichiara a Primocanale. "Abbiamo presentato quelle che sono le 'recriminazioni' della città, il fatto di avere avuto per alcuni giorni una situazione di degrado che si è ristabilita nei pressi della stazione e che non ci può essere. Nel frattempo abbiamo chiesto anche quali sono le strategie previste per l'estate. È stato un incontro costruttivo, adesso serve un impegno da parte di tutti, a partire dai sindaci dei comuni limitrofi".

Non manca un accenno a quanto sta accadendo al Brennero e alla ripercussioni che ciò potrebbe avere anche su Ventimiglia. "È una situazione che ovviamente mi preoccupa", dice Ioculano. "L'anno scorso con la chiusura della nostra frontiera, il Brennero era stata una valvola di sfogo e la situazione si era un po' alleggerita qui da noi. Dall'altra parte c'è la volontà di guardare a una situazione internazionale, in particolare quella libica, che auspichiamo tutti possa avere il risvolto migliore".

Infine c'è il capitolo No Borders, che nei giorni scorsi sono tornati a fare capolino nella città dell'estremo Ponente ligure. Ioculano, che con gli attivisti ha avuto momenti di alta tensione, non dà giudizi a priori sulla loro presenza. "Tutto dipende dal tipo di atteggiamento che intendono assumere", afferma. "L'anno scorso, nel primissimo periodo, hanno avuto un ruolo di sostegno a quella che era l'attività di accoglienza. Poi la situazione è degenerata. Ripeto: dipende tutto dall'atteggiamento. Chi vuole aiutare, lo può fare attraverso i soggetti accreditati. Se ci si mette di traverso ai canali istituzionali, invece, questo può essere un problema".

MIGRANTI ESPULSI
- Si è conclusa con dodici espulsioni nei confronti di altrettanti stranieri di diverse nazionalità, tra cui Libia, Bangladesh, Algeria e Isole Comore, un'operazione di controllo della polizia alla stazione di Ventimiglia. Ogni giorno sono circa cinquanta gli stranieri che stazionano e dormono fuori dallo scalo passeggeri e preferiscono non entrare nel vicino centro di accoglienza dove sarebbero fotosegnalati. La gran parte degli stranieri presenti in stazione risulta privo dei requisiti per l'ottenimento dello stato di profugo e, quindi, per domandare asilo politico.