
Coordinata dal sostituto procuratore Walter Cotugno, che indaga per disastro ambientale colposo, la polizia giudiziaria prende al momento in considerazione lo stato dell'impianto, un fattore esterno come una frana, o un errore umano. Non viene escluso che una valvola chiusa al momento sbagliato possa avere provocato problemi di pressione durante il trasferimento di greggio, provocando l'esplosione della tubatura.
Il pm valuta la nomina di un geologo per stabilire se lo smottamento creatosi sul luogo dello sversamento sia stato la causa di un danno all'oleodotto, oppure la conseguenza dell'esplosione della conduttura. Le indagini proseguono speditamente per "fotografare" lo stato dei luoghi prima della probabile perturbazione prevista per domenica, che potrebbe mutarli. Dopo i rilievi, che potrebbero finire questa settimana, si potrà procedere al dissequestro dell'area.
IL COMMENTO
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