cronaca

Sarebbe stato revisionato nei prossimi mesi
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Il tratto di oleodotto esploso a Genova, riversando almeno 600 metri cubi di petrolio in un rio e in due torrenti, era stato controllato nel 2013 e sarebbe stato sottoposto a un intervento di manutenzione nei prossimi mesi. Il cantiere sarebbe stato aperto prima dell'inizio dell'estate. Lo ha reso noto la Iplom di Busalla, proprietaria della conduttura, spiegando che quel tratto, insieme ad altri 4, era inserito nel programma di interventi del 2016.

Questo, viene fatto notare, non significa che la conduttura fosse 'a fine corsa', perché la manutenzione viene programmata, sostiene la società, in modo da intervenire in sicurezza. L'ultimo controllo dello stato della conduttura, riferisce la società è stato fatto nel 2013 inserendo nell'oleodotto, come da prassi, il 'pig intelligente', una macchina di forma cilindrica che viene spinta lungo i 21 chilometri della conduttura e che analizza lo stato della struttura, in particolare lo spessore dei tubi, che vengono sottoposti a usura dall'attrito provocato dal passaggio del greggio.

Dopo l'ultima rivelazione del 'pig intelligente', nel 2013, fa sapere la Iplom, erano stati programmati interventi in diversi tratti per il 2014, il 2015 e il 2016. Il tratto esploso domenica sera era nel lotto del 2016 e "questo significa che nel 2013 non era stata rilevata una situazione di allarme" sostiene la Iplom. Alla luce del disastro, il lavoro del 'pig intelligente' e dei programmatori della Iplom sarà con ogni probabilità vagliato dagli investigatori.