"Mi sono difeso perché mi hanno aggredito in quattro puntandomi una pistola alla tempia". È la versione sul duplice omicidio avvenuto ieri sera sul lungomare di Genova, a Pegli, fornita da Salvatore Maio, l'arrestato.
"Dopo la lite per un apprezzamento su due donne che erano con me, siamo usciti in strada, qui sono stato accerchiato e picchiato da quattro persone. Una mi ha puntato una pistola alla tempia, nel divincolarmi l'arma caduta, l'ho raccolta, chiuso gli occhi e sparato. Io aveva difeso le donne", ha detto Mai agli investigatori, secondo quanto riferito dal difensore.
Il delitto sarebbe stato ripreso da alcune telecamere installate in zona. Il legale conferma che il suo assistito in passato è stato condannato a 16 anni per un omicidio, aggiungendo che anche in quella occasione era stato costretto a difendersi: "Da allora, e stiamo parlando del 1980, Maio non ha più commesso un reato e faceva una vita tranquilla da pensionato". Per le percosse subite, Maio, originario di Rizziconi (Reggio Calabria), si trova in stato di arresto nel reparto di detenzione dell'ospedale San Martino.
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Sparatoria a Pegli, il killer: "Mi sono difeso"
"Erano in 4, mi hanno puntato la pistola contro"
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