politica

Maggioranza ormai inesistente in Consiglio comunale
2 minuti e 12 secondi di lettura
“E’ difficile dare consigli su che cosa si deve fare. Esiste una responsabilità collettiva perchè le dimissioni del sindaco e la caduta della giunta determinano un commissariamento della città per un anno e quindi la mancanza di azione politica e di gestione politica della città”. Così esordisce Pippo Rossetti, consigliere del Pd in Regione Liguria, dopo il caso-politico scoppiato in Comune con l’approvazione di due emendamenti proposti dall’opposizione su una questione chiave quale le tariffe di Imu e Tasi per le case di prima categoria e quelle a canone concordato. Che significa circa otto milioni in meno nelle casse dell’ente, soldi che però da qualche parte dovranno essere ripescati, pena il taglio di servizi, o l’aumento di tariffe.

Doria dovrebbe dimettersi? “Credo che lui ha la responsabilità di chiamare i 24 che erano nella sua maggioranza e con loro fare chiarezza sui temi della responsabilità sulle cose che i cittadini chiedono e di cui hanno bisogno e poi capire chi si assume la responsabilità, non dimettersi, ma fare delle proposte e smisurare sulle proposte i consiglieri comunali. Otto milioni in meno di entrate vuol dire servizi in meno ai cittadini e allora bisogna chiarire, avendo ridotto le entrate, che cosa si vuol tagliare. Chiudere gli asili nido? Aumentare i biglietti degli autobus? Vuole dire non dare più l’aiuto alle scuole materne o agli asili? Vuole dire aumentare la tassa della spazzatura´? Cioè che cosa vuol dire dal punto di vista della responsabilità, della tenuta di una azione politica ad un anno dalle elezioni. Io credo che sia giusto che Doria si confronti con queste persone e con le loro forze politiche".
 
Rimanere a galleggiare è sbagliato, sottolinea Rossetti. "E' bene che ognuno si assuma la propria responsabilità di dire ad esempio che in questo emendamento noi aiutiamo e abbiamo ridotto le tasse a quelli che stanno meglio. E’ vero che il catasto è confuso, che le case sono A1 quando non dovrebbero esserlo, e che ci sono case che dovrebbero essere A1 ma non lo sono, ma bisogna assumersi l’onere di fare chiarezza sul valore dei beni immobili. Un conto è dire a chi se lo può permettere che gli riduciamo l’aliquota riducendo i servizi, quindi grande responsabilità e azione trasparente su chi chiede che cosa in modo che i cittadini possano valutare rutta l’azione del sindaco, della giunta e dell’intero consiglio”, ha concluso il consigliere regionale Pd.