cronaca

Spena: "Dobbiamo essere preparati all'accoglienza"
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Sono 3.673 gli immigrati richiedenti asilo accolti ad oggi in Liguria, di cui 1.857 nella Provincia di Genova, ma il miglioramento delle condizioni meteo e del mare fa prevedere una nuova ondata di arrivi nei prossimi mesi. Lo afferma il prefetto di Genova Fiamma Spena illustrando a Palazzo Doria Spinola la relazione sull'immigrazione ai sindaci della Città metropolitana.

"Dobbiamo ragionare sui nuovi flussi attesi nel nostro Paese nei prossimi mesi a seguito del miglioramento delle condizioni meteo, non deve essere l'emergenza a governare noi, ma dobbiamo essere preparati all'accoglienza, non ci sono stime possibili sui nuovi arrivi di migranti. Stiamo organizzando un piano di riparto tra i vari Comuni sulla linea della condivisione da sempre adoperata nel corso degli ultimi anni. Chiederemo ai sindaci di segnalarci le strutture adatte all'accoglienza per fronteggiare future emergenze", aggiunge Spena. 

PETIZIONE A VENTIMIGLIA - Una petizione con 300 firme per spostare il centro di accoglienza per migranti è stata inviata dagli abitanti di Ventimiglia al ministro dell'Interno Angelino Alfano, al prefetto di Imperia Silvana Tizzano, al sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano, alla procura. Il centro ora è allestito nei locali adiacenti alla stazione ferroviaria e i firmatari lo vorrebbero al Parco Roja delle ferrovie e per questo la petizione è indirizzata anche a Rfi. La struttura del Parco Roja era già stata utilizzata come centro profughi nel 2012.

Promotore della raccolta di firme è Silvio Perrone, portavoce degli abitanti del condominio che si trova a ridosso del centro di accoglienza. "La nostra non è una posizione ideologica di chiudere all'accoglienza, ma un disagio reale dovuto ad un abuso e a un atteggiamento arrogante da parte delle istituzioni che ci fanno vivere la barbarie di una vera e propria invasione - è scritto nel documento - decisa da chi ha sconsideratamente scelto di sacrificare la riservatezza delle nostre case per una facile soluzione di accoglienza a danno nostro e dei migranti".

Ad inizio del mese di aprile il sindaco Enrico Ioculano aveva scritto alla presidenza del Consiglio, del Senato, della Camera e ai ministeri dell'Interno e della Salute chiedendone la chiusura per la mancanza di requisiti. "Chiedo che venga chiuso il Centro di accoglienza: sia perché privo dei requisiti di legge per soddisfare le esigenze e le necessità dei richiedenti asilo, sia per ragioni logistiche e caratteristiche stesse dell'area", aveva sottolineato il primo cittadino.