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Ritorno di fiamma tra Pd ed ex forzisti. La Grita presenta il simbolo
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Manca solo una settimana alla consegna ufficiale delle liste elettorali e tutto può ancora accadere. A Diano Marina persiste l'incertezza nel fronte anti-Chiappori. Dopo alcune giornate di dissapori e di apparente rottura, sembra essere ritornata la sintonia tra Partito Democratico ed ex forzisti. Il nome del candidato sindaco c'è già ed è quello del 42enne Michele Calcagno. Un passo indietro dell'ex sindaco Angelo Basso dalla richiesta di essere inserito in lista potrebbe suggellare il definitivo accordo.

Chi invece non ha problemi di alleanze è il sindaco uscente Giacomo Chiappori, che ormai da settimane ha incassato l'appoggio dei partiti del centrodestra
(Forza Italia, Fratelli d'Italia e, ovviamente, Lega Nord). Le preoccupazioni per il primo cittadino arrivano semmai dalla conclusione delle indagini sul cosiddetto "caso delle potature", che ha portato alla contestazione nei suoi confronti del reato di abuso d'ufficio. L'accusa è di aver ottenuto uno sconto di 800 euro per alcuni lavori nel suo campeggio. Chiappori dal canto suo si difende e contrattacca: "accuse ridicole, ma mi prendete per un barbone?".

Per quanto riguarda le altre forze in campo, l'ex giornalista del Secolo XIX Loredana Grita ha presentato in queste ore il simbolo e i manifesti della sua campagna elettorale. Confermata la volontà di seguire la pista dei sindaci "arancioni", sia nell'espressione civica dei nomi che, più semplicemente, nella scelta cromatica. Il nome della lista è "Diano oggi per domani" e come simbolo ha gli spicchi di un'arancia.

Ancora non del tutto chiare le intenzioni di Rete a Sinistra, che potrebbe in extremis aggiungersi al ticket Pd-Diano Futura-ex forzisti o, in alternativa, correre da sola con Pietro Luigi Zuccolo candidato sindaco. Nel frattempo i Cinque Stelle, dopo i problemi sorti con alcuni nomi, stanno lavorando per avere la rosa ufficiale che competerà insieme al candidato sindaco Simone Borgarello. In fondo, manca solo una settimana alla consegna ufficiale delle liste elettorali e tutto può ancora accadere.