
Il fratello era malato di tumore in fase terminale. Il giudice ha accolto la richiesta del suo difensore Anna Francini nonostante il parere contrario della Procura. A carico del medico rimane comunque il divieto di espatrio.
Marzia Corini è indagata per omicidio volontario aggravato e falso in testamento in concorso con l'avvocato Giuliana Feliciani. Per la procura avrebbe accelerato la morte del fratello, avvenuta il 25 settembre scorso, a 51 anni, dopo aver distrutto il primo testamento, favorevole alla giovane fidanzata, una ragazza di 22 anni delle Seychelles, e averne scritto di proprio pugno un secondo, più vantaggioso per lei, una settimana prima del decesso del fratello.
La Corini era stata arrestata a febbraio sulla base, come spiega l'avvocato Francini, "di un'accusa per omicidio volontario che è rafforzata da una contestazione di una brutta storia sull'eredità del fratello. Vicenda che sarebbe la ragione per la quale la Corini avrebbe ucciso". E' stata arrestata al rientro di uno dei suoi viaggi di lavoro, incastrata, per l'accusa, da alcune telefonate a un'amica.
Nel frattempo è stato indagato l'infermiere, dipendente dell'Asl pisana, che avrebbe fornito al medico gli antidolorifici. Corini ha sostenuto due interrogatori, ribadendo la sua innocenza.
IL COMMENTO
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana
“Ti ricordi Bilancia?”. Il killer incastrato con una tazzina di caffè e una sigaretta