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Il candidato sindaco del partito comunista dei lavoratori indica le sue priorità
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Dieci anni fa quando ancora era in Rifondazione Comunista aveva sostenuto addirittura il sindaco Federico Berruti. Poi la delusione, la separazione dal partito e ora la nuova avventura. In questa tornata elettorale Giorgio Barisone, ex vicepresidente di Confesercenti Savona, è sceso in campo come candidato sindaco di Savona per il PCL, partito comunista dei lavoratori.

"Io sono candidato indipendente nelle liste del Pcl - ha raccontato ai microfoni di Primocanale - corriamo in maniera indipendente perché riteniamo che l'opposizione interna all'amministrazione comunale da parte della sinistra rappresentata da Sel e Rifondazione non ha inciso più di tanto essendo la città ridotta nel disastro in cui è. E poi non va dimenticato che Sel e Rifondazione non sono mai uscite dalla Giunta".

Barisone detta le linee guida del suo programma partendo dalla delusione per il sindaco uscente.

"Berruti si è dimostrato negli atti finali schiacciato dal sistema economico - ha aggiunto - Il senso del partito comunista dei lavoratori è quello di rivendicare con forza quattro diritti fondamentali come la casa, la salute, il lavoro e l'ambiente".

Ed è in particolare sul tema casa che arriva la denuncia.


"Quando si parla di sicurezza sociale la prima è la casa - ha sottolineato Barisone - Dal momento in cui ci sono centinaia di case sfitte anche di proprietà delle amministrazioni pubbliche che parlano di assenza di fondi. I soldi ci sono, pensiamo a quanti sono i debiti accumulati dal Comune e i derivati sottoscritti dal Comune stesso".

Ed ecco dunque la lista dei candidati composta da 24 persone che arrivano da varie realtà di Savona.


"Si tratta di una lista - ha raccontato - che in otto mattinate ci ha portato a raccogliere 264 firme di lavoratori e disoccupati che ci hanno chiesto di portare avanti la nostra battaglia e lo faremo"