La raffineria Iplom di Busalla si è spenta quasi in concomitanza con l'avvio della cassa integrazione per 240 lavoratori su un totale di 252. Una misura necessaria dopo il sequestro dell'oleodotto da cui è fuoriuscito il petrolio che ha inquinato il Polcevera, lo scorso 17 aprile. Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta firmata dai lavoratori Iplom. Di seguito il testo integrale.
Il giorno 05 Maggio 2016, alla vigilia dell'avvio della Cassa Integrazione, i Lavoratori e le Lavoratrici della Iplom si sono riuniti nell' Assemblea Generale per fare il punto sulla situazione Aziendale, sul Nostro futuro e per manifestare la Nostra preoccupazione.
A seguito della rottura dell'oleodotto che collega il Porto Petroli di Genova con la Raffineria di Busalla (Ge) quest' ultima risulta ad oggi paralizzata a causa dell' impossibilità di approvvigionare materia prima.
Come conseguenza siamo stati costretti ad una fermata totale delle attività produttive; sarà garantita comunque la presenza della squadra di emergenza su tutti gli Impianti e del personale necessario al mantenimento delle attività necessarie.
Ad oggi non ci sono tempi certi sulla possibilità di ripresa dell'attività.
Un pensiero va anche a tutte quelle Persone che ogni giorno lavorano per Iplom, facendo parte di quello che sterilmente viene definito Indotto, con le quali lavoriamo da tanti anni, e con le quali ormai si è instaurato un rapporto di amicizia che in alcuni casi va ben oltre a quello lavorativo e che, indirettamente subiranno la Nostra situazione.
Non dimentichiamo neanche tutte quelle Persone con le quali viviamo giornalmente...una Valle intera e oltre...che inevitabilmente risentirà di questa situazione.
Siamo in attesa di capire le cause dell'accaduto e saremo i primi a lavorare affinchè eventi simili non si ripetano. Siamo enormemente dispiaciuti per quello che è successo ma, garantiamo a tutti che ognuno di noi è ben consapevole del lavoro che svolge e che ci adoperiamo da sempre al massimo per farlo nel migliore dei modi, per garantire la sicurezza di tutti e per rispettare l'ambiente che ci circonda.
Nonostante tutto ciò siamo fiduciosi che tutto si risolverà per il meglio. Abbiamo piena fiducia nelle Istituzioni e nella Magistratura che stanno gestendo il caso e vogliamo anche ringraziare tutti quegli Organi che sono stati determinanti nel fronteggiare questa emergenza.
Dietro quel tubo squarciato che tutti hanno potuto vedere sui giornali ci sono persone, con dei nomi ed un volto, che oggi guardano al futuro con incertezza, ma lo fanno con la stessa determinazione di sempre, determinazione ad andare avanti, se possibile meglio di prima.
Cordialmente.
TUTTI I LAVORATORI IPLOM
cronaca
I lavoratori Iplom in cassa integrazione: "Dietro quel tubo squarciato ci sono persone senza futuro"
La lettera aperta dei dipendenti dopo lo spegnimento dell'impianto
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