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Mentre alcuni imprenditori cominciano a muoversi...
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Ancora impegnata ad archiviare lo shock del terzo derby perduto 0-3 in sette anni, la Sampdoria si trova alle prese con un “tutti contro tutti” che ben poco di buono lascia sperare per il futuro, qualora si prosegua con una gestione che nel tempo va rivelando limiti enormi di esperienza e cultura calcistica. Può darsi che con Cassano, protagonista di un alterco con Romei, si trovi la ricomposizione, tanto più che il calciatore non vuole lasciare Genova.

I primi focolai di contestazione verso Ferrero e lo stesso Romei, divampati allo stadio, hanno attivato il fuoco di sbarramento della società: come alla notizia della richiesta di decadenza Figc si era immediatamente contrapposta la nota con l'approvazione del “progetto di bilancio”, così alle questioni di ieri (oltre al caso Cassano, il decreto ingiuntivo per 45mila euro di affitti non pagati alla parrocchia di Bogliasco) si è data replica indiretta con l'annunciato conseguimento della licenza Uefa. Tale documento, più che per partecipare alle Coppe (servirebbe la rinuncia di una decina di squadre meglio piazzate), vale come certificato di sana e robusta costituzione economica, a smentire voci malevole e accuse come quelle di Eto'o.

In ogni caso, alla Sampdoria molte sono le questioni da risolvere. Tra prestiti in scadenza e giocatori che hanno deluso, bisogna ricostruire la squadra partendo dalle sole certezze di Viviano, De Silvestri, Fernando e Quagliarella. Occorre poi trovare un allenatore, visto che Montella non vede l'ora di andar via e la società ha altrettanta fretta di congedarlo: Iachini esalterebbe la piazza, Pioli e Giampaolo sono tra gli altri candidati insieme con Maran.

Ma soprattutto la piazza chiede chiarezza sul futuro: finita una luna di miele fin troppo lunga, prolungatasi anche per le voci – filtrate un anno fa da ambienti vicini alla proprietà - su facoltosi sponsor sauditi pronti a contribuire alla costruzione di uno squadrone, ora la dura realtà è quella di una dirigenza tutt'altro che ricchissima, soprattutto afflitta da gravi carenze di stile e sobrietà, quasi mai all'altezza di tradizione e storia blucerchiate.

In città alcuni degli imprenditori che a suo tempo si erano coagulati attorno ai Garrone hanno ripreso a muoversi, con lo stesso obiettivo di allora: salvare la società, o meglio riportarla nel suo alveo naturale. Non è detto che ci riescano, anche perché Ferrero dice di voler andare avanti. Si vedrà.

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