cronaca

"Il sindaco rispetti le promesse, 250 lavoratori a rischio""
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"Presto sarà il Tar Liguria a decidere se il bando di Iren rispetti o meno il protocollo di legalità”. Fabio Marante, segretario generale Fillea Cgil, va all’attacco e delinea i contorni di uno scenario completamente nuovo. La richiesta è chiara, chiede una retromarcia veloce al Comune di Genova, è finito il tempo di parole, discorsi, promesse.

Servirebbe una settimana per fare la lista completa: “Il Sindaco Doria deve ritirare il bando e rispettare gli accordi presi lo scorso ottobre: se non lo dovesse fare, ci muoveremo per vie legali”. Marante ci mette la faccia, alza la voce, basta indugi: “Non ne possiamo più – continua Marante – noi chiediamo solamente il rispetto degli impegni presi. Ripeto, siamo pronti a ricorrere al Tar Liguria anche perché molti dubbi sorgono circa la strutturazione della gara in due maxi lotti che uniscono il servizio del gas e dell'acqua, sulla quale peraltro - secondo quanto deciso dai cittadini nel 2011 - non si dovrebbe neppure fare profitto e sulla quale occorre il corretto monitoraggio e la vigilanza al fine di garantire l'acqua bene comune”. Entriamo nel dettaglio, Marante sottolinea un altro aspetto. “Non c’è assolutamente presenza di una clausola sociale a difesa dell’occupazione locale: questo è gravissimo”.

La preoccupazione si traduce in numeri: “Si rischia il licenziamento di 250 lavoratori edili altamente specializzati e qualificati. Inoltre il Comune, sugli appalti Iren, è anche inadempiente sull'Accordo del 12 ottobre 2015 in materia di livelli occupazionali  ed è responsabile del licenziamento dei lavoratori di Coget: ora il Sindaco deve porre rimedio ad una situazione che lui stesso ha contribuito a determinare"