politica

Il commento
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Domani comincia la via crucis della Giunta Doria. Con la votazione del bilancio il governo di Genova si avvia all’ultimo giro, prima delle elezioni che dovrebbero svolgersi nei primi mesi del prossimo anno. Diciassette voti tengono in piedi la compagine, diciassette miseri voti, ma il viatico potranno darlo solo gli Assenti, quei consiglieri comunali che, infischiandosene del mandato avuto dagli elettori genovesi, usciranno dall’aula rossa (di vergogna) per consentire che, con giochetti di aritmetica parlamentare, si salvino sindaco e assessori al ribasso.

Immagino gli antenati di palazzo Tursi che si rivoltano nel Pantheon di Staglieno e i viventi che , pensando al loro passato, si tapperanno occhi e orecchie per non vedere e non sentire.
Ma immaginate come si sarebbero comportati personaggi quali Fulvio Cerofolini, Bruno Orsini, Gustavo Gamalero, Attilio Viziano, Pietro Gambolato, di fronte a una giunta che tira a campare grazie a due o tre sguiscianti consiglieri tengofamiglia che per mantenere la sedie, escono di soppiatto dall’aula per abbassare il quorum!

Chi domani non dirà con chiarezza e trasparenza come la pensa, che cosa vuole fare, che cosa ritiene sia il bene di questa magnifica città tradita, come voterà il bilancio, sì o no, farà di fronte ai genovesi una bruttissima figura.

Sapete chi ci vorrebbe alla guida di Palazzo Tursi? Un signore come Gasperini, che parla chiaro, va all’attacco dei problemi e non si chiude (o si salva) puntando su una difesa che ha un solo nome: Assenti. Se sono assenti, dunque, lo siano per davvero. Scompaiano.