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Gli avvocati delle famiglie Rapallini-Rizzo hanno annunciato al giudice il versamento di 800 mila euro e la intenzione di pagare con una rateizzazione a venti mensilità il resto del loro debito, circa 3 milioni di euro. Il giudice ha riconvocato le parti per il 30 maggio, ma la mossa fa saltare l'asta, la cui data doveva essere fissata oggi. Venti giorni fa con un'altra mossa a sorpresa l'avvocato Cataldo della famiglia Rizzo-Rapallini, proprietaria del grande complesso, aveva presentato un'offerta di oltre 8 milioni di euro per “bruciare” l'asta. Il giudice si era riservato di valutare.
Il panorama cambia completamente. Sfruttando un articolo del codice di proceduta civile, il 495, che prevede la “conversione del pignoramento”, i padroni del grande stabilimento (alla vigilia della sua riapertura estiva) hanno deciso di saldare il debito con la società “Value Service” di Mario Corica. E' chiaro che in questo modo il Lido rimane nelle loro mani e affrronta un'altra stagione con la stessa proprietà.
Ma è evidente che il suo rilancio e la sua trasformazione sono una partita ancora da giocare, nella quale forse è entrato in campo qualche nuovo attore, a fianco di Rapallini-Rizzo. Imprenditori genovesi o capitali che vengono da fuori Genova?
IL COMMENTO
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