cronaca

Salvatore (M5s): "Solo una speculazione, ricadute disastrose"
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Il progetto Erzelli continua a sollevare anatemi. Stavolta è stato il turno dei sindacati sentiti in Commissione regionale, che ne scattano una fotografia impietosa: logistica lacunosa o inesistente, parcheggi solo a pagamento, nessun mezzo pubblico, aziende in fuga e, soprattutto, la minaccia di nuovo cemento che incombe con 15 nuovi palazzi privati pronti ad essere costruiti.

Una denuncia che il Movimento 5 Stelle ha subito fatto propria, accusando sia la giunta Burlando che ha "fortemente voluto" il progetto sia l'attuale assessore Rixi che lo ha "silenziosamente avallato". La consigliera Alice Salvatore attacca: "Che ne è stato di quel battagliero consigliere regionale e comunale leghista che, ancora un anno e mezzo fa, definiva Erzelli un 'progetto di carta'? In Commissione nessuno lo ha visto: desaparecido come tutti gli altri esponenti della Giunta Toti".

"Con oltre 1 milione e mezzo di metri cubi, siamo di fronte alla più grande movimentazione di terra nella storia della città. Il rilancio industriale promesso dall’operazione si è trasformato in un boomerang, creando desertificazione nei luoghi dai quali sono state sradicate le aziende – Sestri Ponente e Sturla in testa – con ricadute disastrose su tutto l’indotto", continua l'esponente dei Cinque Stelle che parla ancora di "cattedrale nel deserto" e "devastante operazione di speculazione edilizia".

Capofila del parco tecnologico, come ricordano i sindacati in Regione, era stata Ericsson, che dal suo insediamento ha licenziato diverse unità di personale. "L’azienda svedese diventa così l’emblema di un fallimento politico ed economico che ha responsabilità precise. Oggi più che mai è arrivata l’ora di ascoltare i lavoratori e i cittadini e dare loro una risposta chiara. Bisogna tornare a sedersi intorno a un tavolo, Regione e aziende in testa, e rivedere un progetto faraonico che oggi mostra tutte le sue crepe", conclude Salvatore.