Tanta Genova e provincia, tanta Liguria nella sua riconosciuta gavetta anche da calciatore con Sestrese e Sanremese. Ventura davvero non ha avuto Santi in paradiso. Allenatore delle giovanili della Samp tra l’86 e il 91, poi Albenga, Rapallo, Entella dall’82 all’86 con buoni risultati, quindi Spezia. Di qui in avanti in crescendo. Pistoiese, Verona, Cagliari e dal 99 al 2000 alla Samp in un campionato di serie B che non si concluse con la promozione annunciata in A. Fu una grande delusione per lui che ha il blucerchiato nel cuore.
Ha cercato gloria altrove e allora dopo Udinese, Verona e Pisa ecco il boom col Bari dal 2009 al 2011 e pure col Torino dalla serie A all’Europa League coronata dalla storica vittoria a Bilbao. Cinque anni in granata davvero pieni di soddisfazioni per i risultati, per il gioco e per i tanti giovani lanciati in orbita. Toccherà a Ventura, figlio della Superba, prendere per mano un’Italia pallonara senza idee e senza talenti e con troppi scandali. Non sarà facile anche perché per qualificarsi ai mondiali di Russia senza spareggi dovrà stare davanti alla Spagna, ma uno così ha dimostrato di essere tosto. D'altronde è un genovese.
IL COMMENTO
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