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Meno sei giorni al voto, cittadini preoccupati e delusi
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Il servizio per ora funziona, ma con altri 300mila euro di tagli da parte del Comune tutto sarà più difficile. A meno di una settimana dal voto a Savona ci si interroga sulla decisione della giunta uscente di tagliare ulteriormente il contributo che versa a Tpl. E nel frattempo, nelle vie del centro, si guarda con delusione verso i cantieri. Come quello di piazza del Popolo, ancora una volta fermo ai box.

"Temo soprattutto per il fine settimana - racconta una donna alla fermata davanti alla stazione ferroviaria - io lavoro a Varazze e spostarsi sabato e domenica è già difficile, figuriamoci con i tagli". I temi si intrecciano, perché il trasporto pubblico, in un momento di crisi, assume grande importanza sociale: "C'è poco lavoro, la gente usa meno il mezzo privato. Il servizio deve rimanere almeno così com'è, è fondamentale. Soprattutto per chi, come me, fa un lavoro stagionale". Un'altra signora, mentre accompagna i figli a scuola, ammette che "va sempre a piedi, per comodità", ma dei bus savonesi ne ha "sempre sentito parlare bene". E i tagli? "No, basta, devono smetterla di tagliare le cose importanti, come la sanità, l'istruzione e i servizi pubblici".
 
Tpl Linea, nel complesso, è promossa. "Il servizio funziona e i mezzi sono anche più puntuali del passato - replica un'altra utente abbonata - ma non possono continuare a tagliare servizi come questo. Se voto domenica? Sì e ho voglia di cambiamento. Si spera sempre in qualcosa di meglio". Un piccolo problema di ritardi viene segnalato da un signore che viaggia spesso sulla tratta Savona-Albisola. Ma tutti temono per i tagli di Berruti, con la speranza che la prossima amministrazione sappia rattoppare il buco.

Così come si spera di rattoppare la centralissima piazza del Popolo, oggetto di un cantiere di 'restyling', o riqualificazione se si preferisce, inattivo da diversi giorni. Problemi finanziari e intoppi tecnici, ma la gente non si stupisce più dei lavori lumaca: "Tutto fermo, come al solito", dice un signore. Una donna gli fa eco: "È sempre così, iniziano i cantieri e non li finiscono. Cambierà mai qualcosa?". Un cittadino si fa una bella risata: "È lì da una vita, uno scandalo. Sì, rido perché fanno pena. Quando si cambia si cambia in peggio". 

Già, il cambiamento. Sono in tanti ad auspicarlo a Savona, ma di fiducia non se ne registra molta. "Se si potesse cambiare, volentieri. Ma chi ci mettiamo?", si chiede un savonese. "Ci si potrebbe ribellare, ma siamo delusi, non abbiamo l'idea esatta di cosa sta succedendo", confessa un indeciso. E poi una signora sospira: "Io ci sono nata, qui in centro. Una volta era molto meglio". Andrà a votare: "Sì, ma per ora non so nemmeno chi sono i candidati".