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E su Savona: "Ci sono le condizioni perché vinca il centrosinistra"
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Una mano tesa al sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano arriva anche da una voce autorevole del Pd, Andrea Orlando. In un'intervista a Primocanale condotta dal direttore Giuseppe Sciortino, il ministro della giustizia ammette che il partito potrebbe fare di più per dimostrare vicinanza al primo cittadino, rimasto solo ad affrontare l'emergenza migranti. E sul test di Savona, il ministro di Renzi è sicuro: vincerà il centrosinistra.  

Spesso arrivano critiche dalla Liguria e da Genova: ci sono due ministri liguri che per la Liguria pesano poco - Non credo. La Liguria ha avuto in questi anni risposte a temi di grande rilevanza. Sono partiti il Terzo Valico, la legge navale, abbiamo sostenuto un processo di trasformazione dell'economia ligure. Se occuparsi di Liguria vuol dire farsi vedere a tagliare dei nastri per l'inaugurazione del semaforo, allora sì, forse abbiamo cambiato stile. In una stagione di riforme che cambiano la faccia di alcuni fronti caldi, le riforme devono parlare a tutti, non a questo o quel territorio. 

A proposito di riforma, a ottobre ci sarà il referendum. Lei starà con Maria Elena Boschi o coi partigiani? - Io starò dalla parte del sì perché ci sono tutte le ragioni per votare sì. Non ci possiamo permettere di perdere questo treno, già tante volte l'Italia ha provato a cambiare il proprio impianto istituzionale e, non riuscendo a farlo, ha visto svuotare le istituzioni volute dai costituenti. Ma quelle istituzioni furono volute in un'altra epoca storica. C'era la guerra fredda, non c'era la Corte Costituzionale, non c'era l'Unione Europea. C'era bisogno che due camere valutassero in modo attento i provvedimenti. Oggi i provvedimenti arrivano quando i problemi sono già risolti. Quando la democrazia arriva tardi viene svuotata, noi dobbiamo far sì che guidi i processi di trasformazione e sia in grado di rispondere ai cittadini. 

Al Governo ci sono due ministri liguri, voci autorevoli del Pd. Il sostegno che ha chiesto il sindaco Ioculano dal Pd sembra non essere arrivato - Il sindaco si è trovato in grandissima difficoltà, comprendo le ragioni di questo gesto e approfitto per manifestargli la mia vicinanza. Credo che in questo momento il Pd debba dare un segnale al sindaco di Ventimiglia per dire che abbiamo bisogno di lui. Se non ha percepito abbastanza la nostra vicinanza, faremo qualcosa per fargliela sentire più forte. Su di lui gravano contraddizioni irrisolte che sono le stesse per cui ci stiamo battendo a livello europeo: non possono essere scaricati sui confini nazionali i problemi di un fenomeno così importante. Vorrei dirgli che la cosa più importante che abbiamo fatto per lui è la battaglia per un'Europa che se ne prenda carico. 

Savona: un test importante a livello nazionale? - È sempre stata per la Liguria una città cruciale perché la più contesa tra centrodestra e centrosinistra. Ma credo che abbia la necessità di seguire un processo di trasformazione affrontato in questi 10 anni, e devo dire che il Pd si è messo in condizione di affrontare in questa sfida al meglio. Credo sia giusto dire che ci sono tutte le condizioni per un'affermazione del centrosinistra. 

Non le sembra una compagna un po' noiosetta? Stessi argomenti, due persone simili nel curriculum e negli atteggiamenti. Non è una battaglia in cui chi parla di Partito unico trova una porta aperta? - Credo sia invece una bella cosa che si fronteggino due donne, che mi sembra un fatto inedito in Liguria per la guida di un capoluogo. In verità gli argomenti che ci distinguono sono molti. Basta ascoltare Salvini in questi giorni, se uno si fosse distratto, per capire le differenze soprattutto sulla visione del mondo e sui rapporti col resto dell'umanità.

Infine La Spezia. Tregua armata con Federici e con il gruppo fedele a Raffaella Paita. Durerà fino al 2017? - Lasciamo da parte le metafore belliche. Noi abbiamo chiesto un chiarimento nell'impostazione dell'amministrazione, il sindaco Federici si è impegnato a farlo, verificheremo se avverrà. È fondamentale che gli scontri di partito non si riversino sui cittadini. Non possiamo usare ogni passaggio per fare un congresso del Pd. Questo non significa che le criticità siano messe da parte. Apprezziamo la disponibilità ad affrontarle, daremo il nostro contributo perché questo avvenga. Non ci riteniamo testimoni distanti. Io cerco di dare una mano su tutte le principali vertenze che caratterizzano la città. Ci sono sempre stato e ci sarò, perché credo che sia un dovere. Anche quando lo fa il presidente della Regione, perché le istituzioni sono più importanti delle persone e degli schieramenti politici.