
Una piccola rivoluzione per aumentare la quota di differenziata, che a Genova è ancora sotto il 40%. L’obiettivo è adeguarsi al piano rifiuti regionale che prevede di arrivare al 70% nel giro di cinque anni. Dopo Colle Ometti toccherà a Quarto Alta e altre zone del levante cittadino secondo un programma di sviluppo che Amiu ha realizzato in collaborazione con il consorzio Conai.
Il primo giugno segna quindi l’inizio della nuova era, ammesso che si riesca a superare lo scetticismo dei genovesi, sempre diffidenti delle novità, anche quando si tratta di ‘rumenta’. I dati, però, dicono che nelle realtà dove ha preso piede il ‘porta a porta’, la differenziata ha registrato impennate significative, come a Cogoleto, con un +30% in poco meno di tre mesi.
A Genova ci si mette anche la conformazione orografica, che rende difficile elaborare un piano efficiente per la raccolta, ma da qualche parte si doveva partire. Si comincia dunque col bidoncino marrone dell’umido, da esporre tra le 19 e le 21. Perché oggi non si butta via niente, nemmeno l’organico.
IL COMMENTO
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