cronaca

Il dottor Cassola: "La scabbia non l'hanno portata i migranti"
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Una giovane donna italiana, che in questi giorni ha avuto contatti con i migranti a Ventimiglia, è in cura per la scabbia. Sottoposta a una prima visita del pronto soccorso di Sanremo, oggi è stata visitata anche dai medici del reparto di Dermatologia dell'ospedale di Imperia, che le hanno somministrato una profilassi per la malattia parassitaria.

"Non è ancora certo che si tratti di scabbia - osserva la giovane donna - in quanto i dottori preferiscono attendere qualche settimana, prima della conferma, perchè la malattia presenta un'incubazione piuttosto lunga. Ma l'ipotesi più verosimile al momento resta questa". Tra i migranti si sta già diffondendo la varicella, che ha contagiato quattro persone.

Riguardo la comparsa della malattia, aggiunge: "Ho iniziato giorni fa ad accusare pruriti in diverse parti del corpo e alla fine mi sono decisa ad andare all'ospedale, dove mi hanno sottoposta ad una serie di analisi. Questa terapia dovrebbe limitare gli effetti della malattia".

Nel frattempo giunge notizia di un sospetto caso di tubercolosi a un migrante trattato all'ospedale di Bordighera. Al momento sarebbe ancora troppo presto per confermare la patologia. Si sa soltanto che lo straniero è giunto per problemi di tosse e febbre e sarà sottoposto a ulteriori esami nella giornata di domani, in seguito ai quali questa ipotesi potrà essere confermata o smentita.

NESSUN ALLARME - Giovanni Cassola, direttore del reparto Malattie infettive dell'ospedale Galliera di Genova, getta acqua sul fuoco "La scabbia è una malattia endemica del nostro Paese, noi medici trattiamo casi a prescindere dai migranti. Bisogna smetterla e rigettare l'idea che siano loro a diffonderla e portarla. Sono povere persone sballottate in viaggi di mesi, è più probabile che la sviluppino.

Si tratta di una malattia infettiva contagiosa, che si trasmette per contatto prolungato o per mezzo di coperte e materassi infetti. "Non certo se uno ti guarda o ti dà la mano", osserva Cassola. Nulla di grave, anche perché la cura è molto semplice: "Bastano alcune pomate". I sintomi si limitano spesso a lesioni della pelle e forte prurito, tanto che spesso, dice Cassola, "viene scambiata per altre patologie dermatologiche".

PRESIDIO MOBILE - A Ventimiglia, nel centro di Roverino, arriverà un presidio mobile per curare la prevenzione sanitaria. Lo ha annunciato l'assessore regionale competente Sonia Viale dopo un sopralluogo sul posto: "In accordo con la Asl 1 imperiese, che sta già facendo tutto quanto di sua competenza nell'azione di prevenzione, abbiamo deciso di inviare un presidio mobile, presso il centro di Roverino dove sono accolti attualmente almeno un centinaio di immigrati a cui se ne aggiungono ogni giorno altrettanti provenienti dai respingimenti al confine di Ventimiglia.

Da martedì, nelle ore diurne, l'ambulanza con un medico e un responsabile dell'ufficio igiene sarà a disposizione per fornire un punto di primo intervento con possibilità di visite e prelievi con la funzione anche di pre filtro al punto di primo intervento di Bordighera.